Una strategia di lotta più incisiva alla Zanzara Tigre: il porta-a-porta

390* 25 maggio 2021

Da una nostra personale esperienza, ci risulta che già da 10 se non più anni, a Cuba esiste un servizio porta-a-porta per dare delle informazioni al cittadino relativamente alla lotta alle zanzare.

In effetti, le uscite degli incaricati preposti, servono anche a controllare se nelle aree private  (giardini, orti, ecc.) ci siano situazioni che contribuiscano ad aumentare le infestazioni (esistenza di piccole realtà d’acqua, sottovasi con acqua non rimossa, contenitori vari, ecc.)

(Articolo tratto da caa.it)

I sistemi di lotta alla Zanzara Tigre messi finora in campo prevedono sostanzialmente:

  • la lotta larvicida nella tombinatura stradale pubblica,
  • l’informazione ai privati per la presa in carico del problema nelle aree di propria competenza,
  • l’eventuale distribuzione gratuita dei formulati larvicidi per consentire il trattamento autonomo nelle aree di propria pertinenza,
  • l’ordinanza sindacale specifica.

Purtroppo questo pacchetto di misure non è in grado di garantire la piena vivibilità degli spazi aperti.

L’elevata presenza di Zanzara Tigre nei mesi estivi centrali induce molti cittadini a ricorrere al fai da te, con frequenti trattamenti adulticidi, acquisto di apparecchi di dubbia efficacia, consumo frequente di preparati repellenti; soluzioni spesso inefficaci o addirittura dannose, specie se gli interessati sono bambini o persone particolarmente sensibili.

Per tali motivi dal 2012 CAA ha avviato la sperimentazione di un approccio di lotta più intensivo e capillare.

Il notevole successo conseguito, in termini di riduzione delle popolazioni di Aedes albopictus e del conseguente miglioramento della qualità della vita, attestati da dati oggettivi e dal risultato dei questionari di valutazione distribuiti a fine campagna tra i cittadini che avevano usufruito del servizio, ha permesso di replicare ed ampliare l’iniziativa in diverse aree urbanizzate presso alcuni Comuni della provincia di Bologna: S.Giovanni in Persiceto, Bentivoglio, Castello d’Argile, Galliera, S.Agata Bolognese, S.Pietro in Casale e Bologna.

Metodologia standard del PaP

Sei-sette turni di lotta larvicida presso la totalità della tombinatura stradale pubblica nel periodo Aprile-Settembre.

Un primo passaggio PaP in tutti i civici ad inizio stagione durante il quale si provvede a parlare col cittadino, al trattamento della totalità dei focolai permanenti e alla loro registrazione, alla rimozione e messa in sicurezza dei focolai occasionali.

Cinque-sei successivi passaggi PaP riferiti ai soli civici che al primo passaggio sono risultati con focolai permanenti.

Acquisizione di tutte le informazioni utili per favorire l’accesso. In caso di assenza sono inoltre previste più sequenze di ripassi.

L’obiettivo perseguito è quello di controllare almeno il 95% delle proprietà private censite.

Tutti i trattamenti larvicidi, in area sia pubblica sia privata, si avvalgono di regolatori di crescita a base di Diflubenzuron o di formulati microbiologici a base di Bacillus thuringiensis israelensis e Lisinibacillus sphericus o di film coprente.

Distribuzione di copepodi predatori presso quei focolai di grossa capacità che, per oggettiva impossibilità o per esigenze dei residenti, non possono essere rimossi.

La lista include i bidoni e le cisterne adibiti alla raccolta di acqua per scopi irrigui, i pozzi e altri eventuali grandi contenitori.

Segnalazione all’autorità dei cittadini che non consentono l’accesso nelle aree di loro pertinenza e dunque rifiutano l’intervento e di tutti gli altri casi potenzialmente a rischio (ad es. assenze permanenti, situazioni di plateale inosservanza di quanto stabilito dalla specifica ordinanza).

 

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