Ceratitis Capitata, altro tipo di mosca della frutta

610* 02 febbraio 2022

La Ceratitis capitata è di origine africana ma è cosmopolita.
Stiamo parlando di un dittero le cui larve attaccano i frutti di molteplici specie fruttiferi (agrumi, peschi, kiwi, fichi, mele, pere, uva da vino e da tavola) in generale degli ambienti mediterranei e tropicali.

La mosca della frutta è un vero flagello per oltre 250 colture di interesse agronomico.

Quasi tutte le piante che producono frutti dolci  e teneri possono essere attaccati da questo temibile fitofago.

Dalle uova deposte all’interno dei frutti fuoriescono le larve lunghe un millimetro.

Si nutrono della polpa dei frutti, e arrivano ad una lunghezza di circa 8 millimetri.

Scavano gallerie che causano marciumi nella polpa rovinandoli e causando notevole deprezzamento dei frutti colpiti.

In alcune situazioni gli attacchi sono anche il 100% della produzione.

La lotta efficace è sempre stata l’utilizzo di trattamenti chimici, ma un’arma biologica sicura ed efficace consente di ridurre questo pericoloso parassita.

Può essere utilizzata senza alcuna limitazione, non ha scheda di sicurezza, non lascia nessun residuo, non necessita di smaltimento speciale di rifiuti, non ha rischi per l’operatore e può essere posizionata su qualsiasi coltura da frutto.

 

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