Coronavirus e disinfettanti: un pò di chiarezza

228* 26 novembre 2020

Riassumiamo, facendo un pò di chiarezza,
quali risultano essere i disinfettanti principali:

1. Alcol etilico: disinfettante molto comune. In commercio si trova in concentrazioni variabili tra il 60 e il 75%. Si usa sia per la disinfezione di superfici e strumenti (ad eccezione di quelli da sala operatoria), sia per disinfettare la pelle integra, senza ferite o escoriazioni, ad esempio prima di effettuare una iniezione;

2. Acqua ossigenata: viene comunemente impiegata al 3% in soluzione, corrispondente a 10 volumi di ossigeno. Agisce contro batteri, virus, micobatterio della tubercolosi e anche contro le spore, ma solo a concentrazione elevata. Si usa come disinfettante di ferite e di ulcere croniche infette. A concentrazioni più elevate rispetto al 3% diventa caustica e irritante. L’acqua ossigenata si decompone facilmente con il calore e con la luce;

3. Cloramina T: è un ipoclorito organico solubile in acqua, di solito ben tollerato, con una forte azione detergente. Libera lentamente ioni cloro e ha quindi un’azione antimicrobica prolungata nel tempo. La soluzione acquosa trova impiego nella disinfezione di cute e mucose, per impacchi e irrigazioni, nella potabilizzazione dell’acqua;

4. Sodio ipoclorito: presenta attività battericida simile a quella della cloramina T. Si utilizza per depurare l’acqua, in particolare delle piscine, per la pulizia e la disinfezione della casa, ma anche a livello industriale;

5. Iodopovidone o polivinilpirrolidone-iodio: esercita attività antisettica su batteri, funghi, protozoi, lieviti e alcuni virus con il vantaggio, rispetto allo iodio elementare, di essere solubile in acqua e alcol, di non irritare, di non sensibilizzare e di non danneggiare cute e mucose;

6. Clorexidina: la soluzione acquosa di clorexidina, associata a un tensioattivo, è indicata per l’antisepsi della cute;

7. Composti d’ammonio quaternario: sono molto utilizzati per la disinfezione di superfici ed ambienti. Riescono a eliminare batteri, la maggior parte dei virus, ma generalmente non le spore. Il Benzalconio cloruro ne è il capostipite e possiede una elevata attività biocida su batteri gram positivi ed in misura minore su quelli negativi, funghi, alghe, virus.

 

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