Curiosità: Social Network dalla facile censura

325* 20 marzo 2021

Il blocco dei profili Social Network è tema discusso, ma neanche tanto, degli ultimi giorni.

La censura oscura il presidente (giustamente uscente?), cancella pagine nelle quali si parlava esclusivamente di un determinato partito senza incitare alla violenza, nasconde la visibilità di un esponente politico per una canzone del passato…

La libertà viene spenta arrogantemente,  autoritariamente, arbitrariamente in nome della difesa della democrazia e contro l’apologia del fascismo.

Quando ipocritamente essa stessa, la censura, in questi casi, è azione antidemocratica e fascista se non nei termini negativi di quell’ideologia. Abuso di potere.

Abbagli presi dai gestori delle piattaforme dei social, che probabilmente sfruttano algoritmi nel software,  ci sono stati anche nel passato quando, per prendere in considerazione controlli sempre più attenti (?!) e provvedimenti sempre più aspri (giustamente nei confronti di chi per iscritto o mediante un video o una foto, incita alla violenza, insulta o minaccia qualcuno), hanno buffamente chiuso in modo definitivo un account di un giapponese.

Questi… aveva minacciato di morte… una zanzara!

Il giovane aveva postato su un popolare social network un messaggio furioso contro la zanzara che gli stava arrecando disturbo:

“Bastard! Where do you get off biting me all over while I’m just trying to relax and watch TV? Die! (Actually you’re already dead)”

Traduzione:

“Bastarda! Dove credi di svignartela dopo avermi punto dappertutto mentre stavo solo provando a rilassarmi guardando la tv? Muori! (In realtà sei già morta)”!

Una condotta che violava, secondo i parametri/software del social, i termini di utilizzo.

 

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