Danni alla coibentazione provocati dai ratti

220* 13 novembre 2020

Come altre volte descritto, materiali di natura non organica (tubature, fili elettrici, gomma, plastica, cartone, ecc.) sono bersaglio dei curiosi roditori per costruirsi nidi e per il fatto che i loro denti incisivi crescono in continuazione. Hanno quindi necessità di rosicchiare tutto quello che possono per limare i denti. Se così non fosse, questi raggiungerebbero lunghezze importanti e priverebbero gli animali di nutrirsi e quindi vivere.

Capita sovente, quindi, che si scopra l’evidenza del passaggio e della presenza dai danni conseguenti a questa loro attività.

Un esempio emblematico è quello del visibile danneggiamento della coibentazione di certi tubi, segnalato da alcuni inquilini di un condominio e di cui riportiamo alcune foto.


È opportuno, in tale situazione, derattizzare le aree in questione ma altrettanto essenziali risultano essere quelle che sono le opere strutturali che possano ridurre, se non limitare del tutto, la possibilità ai roditori di accedere dall’esterno (tappare fori, utilizzare retine d’acciaio a maglia stretta, ecc.). In particolar modo, quando il problema si ripropone in modo relativamente frequente. Infatti, nelle probabili infestazioni limitrofe, proliferando, i ratti sfruttano cunicoli e passaggi dei predecessori e tentano di reinvadere gli ambienti.

 

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