HACCP e HARPC, due metodiche diverse ma con una sola finalità: la sicurezza alimentare

560* 24 novembre 2021

HACCP e HARPC derivano dal Food Safety Modernization Act (FSMA), un solido atto legislativo sulla sicurezza alimentare emanato nel 2011.

L’obiettivo finale di ciascuno è identificare in modo proattivo i problemi di sicurezza alimentare nella propria struttura e correggerli.

HACCP e HARPC sono spesso usati in modo intercambiabile, anche se in modo errato, nei circoli della lavorazione degli alimenti. Ecco le principali differenze.

HARPC sta per “Analisi dei rischi e controlli preventivi basati sul rischio” (Hazard Analysis and Risk-Based Preventive Controls for Human Food).

Le strutture soggette agli standard di sicurezza dei prodotti, quelle già disciplinate dall’HACCP e quelle regolamentate dalle buone pratiche di fabbricazione (GMP) per gli integratori alimentari non devono essere conformi all’HARPC.  Sono esentate anche le entità di piccole e piccolissime imprese.

HARPC richiede a tutti i produttori di alimenti, trasformatori, confezionatori e impianti di stoccaggio coperti di:

• identificare i rischi di sicurezza alimentare e di adulterazione associati a prodotti e processi

• implementare controlli adeguati per ridurre al minimo i rischi

• verificare che l’efficacia dei controlli

• utilizzare azioni correttive per affrontare eventuali deviazioni dai controlli che potrebbero sorgere in un piano di sicurezza alimentare

Un’altra differenza fondamentale tra HACCP e HARPC è l’inclusione della pianificazione di potenziali attacchi terroristici, adulterazioni internazionali e incidenti di frode alimentare.

Conclusione

In definitiva, disporre di un un piano haccp efficace è il miglior passo preliminare verso un piano HARPC di successo.

Un piano HARPC di successo garantisce quasi sempre la conformità HACCP.

Sostanzialmente la Food and Drug Administration ha creato l’ HARPC introdotto dalla normativa americana FSMA e prevede che le aziende alimentari di trasformazione operino mediante il rispetto di linee guida che includano:

  1. Food Safety Plan, ogni stabilimento alimentare deve avere al proprio interno una persona che, grazie ad una specifica formazione e al conseguimento di un particolare diploma rilasciato da un ente riconosciuto, FSPCA , sia in grado di elaborare un piano adeguato della sicurezza alimentare .
  2. Identify Hazards, piano d’identificazione di pericoli quali: additivi non approvati, residui di farmaci, tossine e pericoli radiologici;
  3. Validation of Preventive Controls, validare i controlli preventivi messi in atto tramite specifici riferimenti scientifici ad essi collegati: pareri di esperti, osservazioni condotte in loco, sotto il controllo e la supervione del PCQI;
  4. Record Keeping, registrazioni in grado di documentare il monitoraggio e le verifiche messe in atto sull’intero piano, che consentano di dare una pronta evidenza scritta di quanto è in essere, in caso di Ispezioni ed Audit attuate anche dalla FDA;
  5. Continuous Analysis of the Food Safety Plan, aggiornamento del piano effettuato a seguito di modifiche del processo produttivo, o evoluzione del Know How scientifico.

HACCP e HARPC  definiscono pericoli Biologici, Chimici e Fisici, con la differenza che l’HARPC include tra i Chimici gli Allergeni, i pericoli Radiologici ed i pericoli causati intenzionalmente.

L’HARPC si applica a tutti i prodotti trasformati, con l’esclusione di: succhi di frutta (propria normativa HACCP); bevande alcoliche (Vino, Birra e Super Alcolici, normati da propria normativa); pesce fresco (propria normativa HACCP); animali vivi, carne, pollo e uova sotto USDA.

L’HARPC, si ribadisce, è un HACCP, con una più alta attenzione e concentrazione alla prevenzione e minimizzazione dei rischi.

Per attacchi intenzionali sono intesi quelli che hanno un’origine dolosa e non volontaria e nella quasi totalità dei casi sono di origine umana, altra differenza con i pericoli considerati dall’ HACCP.

Una contaminazione intenzionale può provenire dall’interno del settore alimentare o dall’esterno.

Il suo scopo principale potrebbe essere quello di danneggiare la salute umana ma non è spesso il fine ultimo.

La reputazione del produttore o un guadagno economico indiretto, così come il danneggiamento di una fascia di popolazione magari a scopi religiosi o ancora l’indebolimento di un paese o movimento politico, potrebbero essere alla base di una attività di contaminazione volontaria.

Un piano HARPC non deve essere considerato come un sostituto di un piano HACCP, bensì come un suo necessario aggiornamento.

 

 

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