Insetti utili da preservare ed insetti dannosi da disinfestare

117* 27 maggio 2020

In molti precedenti post abbiamo specificamente parlato di tanti tipi di insetti, citando spesso le conseguenze che portano la loro presenza.

Ovvio che, in ambito della “disinfestazione”, vengono descritti insetti che raramente possono rappresentare utilità.

Sono moltissimi, tuttavia, i casi in cui altre specie sono direttamente o indirittamente utili all’ecosistema ed all’uomo.

Un aspetto importante riguarda il ruolo degli artropofagi nell’agricoltura biologica con coltivazioni condotte con i criteri della lotta biologica ed integrata.
Sono utili anche alcuni fitofagi e gli insetti pronubi, questi ultimi fondamentali per la fruttificazione di molte specie agrarie, che si avvalgono dell’impollinazione entomofila.

Ci sono veri e propri allevamenti industriali di insetti ausiliari da impiegare nella lotta biologica o nella lotta biotecnica (un esempio è rappresentato dai maschi sterili).
Questo settore d’impiego è in espansione per la domanda crescente di salubrità ambientale e alimentare dopo che finora ha occupato un ruolo abbastanza marginale, soprattutto per l’elevato costo, poco competitivo nei confronti del settore dell’industria chimica.

Un’altra utilità, più curiosa, è quella relativa a prima dell’avvento della chimica industriale. Molte specie di insetti, infatti, erano sfruttate per ricavarne coloranti, lacca, seta, cera.

Ma l’impiego utile ed economico per eccellenza, attualmente, riguarda senz’altro le api.
Tali insetti sono notoriamente utilizzati per la produzione del miele, della cera, della pappa reale, della propoli ed altri prodotti.

Sicuramente di importanza marginale, almeno in apparenza, e concentrata in aree geografiche (America centrale, Africa e Asia) è l’utilità che proviene dall’uso di insetti nell’alimentazione umana. Si stima che ci sono circa 1400 tipi di insetti che l’uomo usa come cibo. Alcune specie sono considerate vere e proprie prelibatezze, ma importante è la loro potenziale risorsa alimentare per arginare il problema della sottoalimentazione. Hanno infatti un alto valore nutritivo e proteico, superiore a quello della carne e del pesce.

Utilità è anche quella relativa all’interesse riscosso dagli insetti nel settore dell’hobbistica. Gli insetti sono ricercati per le collezioni entomologiche e per la fotografia naturalistica.

Rimane comunque che la dannosità degli insetti è l’aspetto più evidente che si associa a questa classe.
Anche se in realtà il numero di specie significativamente dannose è basso a fronte del numero di specie utili.
Queste poche specie possono però causare danni di gravi entità da rappresentare flagelli in ambito agroforestale, agroalimentare, tecnologico ed igienico sanitario.

Per il primo ambito, potenzialmente dannosi sono gli insetti che attaccano le specie vegetali da cui l’uomo trae utilità diretta o indiretta. Non è l’unico, ma negli ultimi anni esempio emblematico è la cimice asiatica.

Per il secondo ambito, sono generalmente dannosi tutti gli insetti che attaccano le derrate, in quanto possono causare la distruzione totale o parziale di partite stoccate nei magazzini o accelerare la decomposizione dei prodotti deperibili. Le specie dannose alle derrate sono i Coleotteri, i Lepidotteri, i Ditteri ed i Blattoidei.

In ambito tecnologico, invece, sono particolarmente dannosi gli insetti come gli xilofagi che attaccano il legno da opera e tutti i suoi manufatti (isotteri come termiti, coleotteri come tarli) o insetti come microlepidotteri saprofagi che attaccano i manufatti tessili (tarme).

Oltre ai danni diretti va considerato anche l’ambito del rischio igienico-sanitario. Esso è dovuto alla possibile trasmissione di agenti patogeni per l’uomo, frequente nel caso di Blattoidei e Ditteri.
Sono d’interesse medico o veterinario insetti responsabili di affezioni dirette oppure microbiche in quanto vettori di Virus e microrganismi patogeni.

 

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