Presenza di licheni nelle murature degli edifici

160* 01 agosto 2020

I licheni sono organismi simbionti derivanti dall’associazione di un’alga e un fungo.
I due elementi convivono traendo reciproco vantaggio: il fungo sopravvive grazie ai composti organici prodotti dalla fotosintesi dell’alga, mentre quest’ultima riceve in cambio protezione, sali minerali ed acqua.

I loro colori sono sgargianti, in particolar modo quando sono gialli o arancioni.

I licheni vennero utilizzati da quasi tutte le popolazioni dell’antichità soprattutto come risorsa d’emergenza in caso di carestia.
I licheni vengono anche impiegati come additivi nell’industria profumiera e cosmetica.

Sono ottimi indicatori ambientali, dei bioaccumulatori. Infatti, grazie alle loro capacità di assorbimento, sono in grado di accumulare una grande quantità di metalli dispersi nell’aria.
La concentrazione di questi metalli viene determinata analizzando i talli (il tallo, in botanica, è il corpo vegetativo di organismi unicellulari, coloniali o anche pluricellulari) dei licheni.
Il principale metodo di accumulo dei licheni si basa su bioassorbimento.

Muschi, alghe e licheni crescono sovente sulle piante, ma molto spesso anche sulle rocce e sulle murature degli edifici, soprattutto nelle aree particolarmente umide, sempre in ombra o esposte a Nord, o perchè interessate da acque di risalita, di condensazione, o meteoriche.

Essi possono esercitare azioni chimiche e meccaniche sul substrato che li ospita provocandone la disgregazione o rendendoli meno coesivi.
L’azione di alcuni tipi di alghe e batteri può portare a concentrare il ferro dall’interno delle pietre alla superficie, dove esso si ossida e carbonata, macchiando le pietre in certi casi anche irreparabilmente.

I licheni, quindi, possono penetrare coi loro talli nelle microfessure esercitando forti pressioni sulle pareti delle rocce, introducendo in esse anche delle soluzioni chimiche corrosive (acido carbonico e ossalico).

Fondamentale per loro disinfestazione è la rimozione meccanica mediante spazzole rigide, microsabbiatrici, bisturi e spatole.
L’ammoniaca al 5% può aiutare i casi più tenaci rigonfiando ed ammorbidendo il tallo facilitandone quindi l’asportazione.

Per l’eliminazione di alghe e licheni si possono utilizzare prodotti disinfettanti ad ampio spettro, come i sali d’ammonio quaternari, i derivati del fenolo o i composti organo metallici.

Ottimi risultati contro le alghe si hanno anche con il rame e suoi composti, oppure con l’ipoclorito di sodio in soluzione acquosa all’1-2%.

 

Vuoi saperne di più? Scrivici senza impegno!

 

    )

     

     

     

     

     

    Torna in alto