La muffa nelle abitazioni

317* 11 marzo 2021

Le muffe  sono un tipo di organismi pluricellulari appartenenti al regno dei funghi, capaci di ricoprire alcune superfici sotto forma di spugnosi miceli e solitamente si riproducono per mezzo di spore.

È chiamata muffa un agglomerato di questi sottili miceli, formatisi su materia vegetale o animale, generalmente come uno strato schiumoso o filamentoso, come segno di decomposizione e marcescenza.
Le numerose spore rilasciate dalle muffe alcun danno negli uomini, ma le spore possono aderire alle cellule del primo tratto dell’apparato respiratorio  e causare problemi in chi ha delle insufficienze immunitarie.
La muffa può costituire un problema in ambienti chiusi che per loro collocazione o funzione sono soggetti all’umidità, come cantine e bagni.
Può essere vista su muri e soffitti, con una crescita che non si ferma a uno strato superficiale, ma invece intacca la robustezza della parete e produce inoltre un odore pungente e caratteristico.
Le spore della muffa formatasi all’interno degli edifici creano un problema, soprattutto riguardo all’inalazione delle spore. Infatti le spore di alcune muffe possono causare potenti allergie in quanto sono allergeni.
Le spore di alcuni funghi come lo Stachybotrys rilasciano potenti tossine che, nei polmoni, creano infiammazioni e lesioni polmonari, specie nei bambini e in soggetti asmatici o con basse difese immunitarie.
Negli ambienti la presenza di muffa può indicare un difetto di origine strutturale o accidentale: una scarsa esposizione solare (spesso la muffa viene uccisa dalla luce diretta del sole), un’eccessiva umidità, per infiltrazioni di acqua o per condensa sui muri freddi, un’insufficiente ventilazione.

L’insediamento delle muffe spesso non è limitato al solo strato superficiale, ma tendono insediarsi in profondità nel tessuto attaccato, intaccando la durabilità degli edifici (causando lo sfarinamento delle pitture, il distacco di intonaci e infiltrazioni nelle coperture).

Esistono rimedi per le relative macchie di muffa.

Il ricambio d’aria negli ambienti; la candeggina, fin quando è possibile, va evitata in quanto aggressiva ed inquinante.

Se il problema non è causato da un’infiltrazione d’acqua, si deve limitare il numero di piante; evitare di far asciugare i panni all’interno dell’abitazione; installare delle cappe di aspirazione e delle ventole nel bagno e nella cucina.

Per la tinteggiatura è preferibile una pittura antimuffa: rispetto alla normale pittura permette al muro di traspirare e quindi limita la formazione della muffa.

La disinfezione con l’intervento di una ditta professionale, ha senso se vengono dapprima seguiti gli accorgimenti di cui sopra.

 

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