Blitz nei ristoranti etnici, sequestrate 700 tonnellate di cibo: escrementi di topo e carne andata a male

681* 24 giugno 2022

(Articolo tratto da notizievirgilio.it)

Perquisizioni nei ristoranti etnici di tutta Italia: sequestrate 700 tonnellate di cibo mal conservato o contaminato da escrementi di ratti

Maxi blitz nei ristoranti etnici di tutta Italia, da Aosta a Palermo.

I controlli dei carabinieri, insieme al Ministero della Salute, hanno evidenziato diverse criticità che hanno portato al sequestro di 700 tonnellate di cibo. Quali sono le città più colpite.

Le ispezioni dei Nas: sequestrato cibo per 3 milioni di euro

A maggio, i Nas hanno effettuato 1.155 ispezioni rilevando irregolarità in 506 strutture (43%): multe comminate per un totale di oltre 600 mila euro.

Sono state sequestrate 700 tonnellate di prodotti alimentari (soprattutto pesce, carne e verdure), per un totale di 3 milioni di euro.

Sequestrati perché non idonei al consumo in quanto:

  • non tracciati;
  • in cattivo stato di conservazione;
  • etichettati irregolarmente.

Durante le ispezioni è stato constatato l’uso di:

  • magazzini abusivi di stoccaggio dei prodotti;
  • cucine in pessime condizioni igienico-sanitarie;
  • ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori.

Tra le situazioni più significative accertate dai Nas si evidenziano soprattutto quelle in alcune città.

Lucca

A un rivenditore all’ingrosso gestito da un cittadino di origini cinesi sono state sequestrate 20 tonnellate di alimenti etnici privi di tracciabilità, per mancanza in etichetta delle indicazioni obbligatorie ed in lingua italiana. Il locale è stato chiuso.

Follonica (Grosseto)

Un ristorante di cucina tipica giapponese è stato chiuso: è stata sequestrata una tonnellata di alimenti privi di tracciabilità.

Fermo

Un cittadino pakistano è stato deferito per aver conservato 650 chilogrammi di verdure, carne e pesce  all’interno di quattro congelatori trovati spenti durante i controlli dei Nas

Como

Il titolare pakistano di un ristorante etnico è stato segnalato per aver conservato 250 chilogrammi di cibo con l’aggiunta di coloranti chimici senza osservare le norme prescritte per il loro impiego. L’attività è stata chiusa.

Salerno

Chiuso un esercizio di vendita di alimenti etnici, rappresentato legalmente da un cittadino indiano: durante l’ispezione sono state rilevate pessime condizioni igienico-sanitarie, come la presenza di escrementi di topo sulle superfici di lavoro, sulla pavimentazione e sugli scaffali di esposizione dei prodotti alimentari in vendita; all’interno del locale sono state inoltre rinvenute rudimentali trappole per topi, ragnatele e sporco pregresso in tutti gli ambienti. Sequestrati 7,6 quintali di prodotti alimentari (farine, semola, riso, zucchero, spezie, succhi di pomodoro e patate), tra cui alcune confezioni rosicchiate da roditori.

Reggio Emilia

Deferiti i titolari, di origine pakistana, di due depositi di prodotti alimentari etnici di Reggio Emilia, per aver detenuto alimenti in cattivo stato di conservazione. In entrambi i locali sono stati rinvenuti alimenti etnici vari (legumi e spezie), confezionati all’interno di sacchi da 25 chilogrammi ciascuno, risultati invasi da escrementi di ratti, animali peraltro presenti al momento del controllo.

Bologna

Nel corso di un controllo svolto presso un’azienda alimentare etnica condotta da un cittadino indiano, è stato accertato che nel magazzino di stoccaggio erano presenti diversi bancali di prodotti da forno, fra cui pane indiano, biscotti e conserve di vegetali, aventi il t.m.c. scaduto di validità e contaminati da escrementi di topi.

Aosta

Deferito il titolare di origine cinese di un ristorante giapponese, per non aver informato la clientela circa la somministrazione di alimenti in origine congelati.

Palermo

Deferita la titolare di origine cinese di un ristorante etnico per aver conservato 95 chili di pesce 165 chili di carne insudiciati e in cattivo stato di conservazione, parte dei quali risultavano ancora non eviscerati e riportavano evidenti segni di recente illecita macellazione.

Pescara

Due cittadini del Pakistan e del Bangladesh si sono visti sequestrare 500 chilogrammi di cibo per gravi carenze igienico sanitarie (presenza di striscianti e tracce di roditori), strutturali e tecnologiche, e la mancata applicazione del piano di autocontrollo e delle procedure di tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti lavorati e somministrati.

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