Veneto, volatili: piani di abbattimento

455* 29 luglio 2021

In questi giorni la giunta della regione Veneto ha approvato piani di abbattimento di piccioni, colombi, ecc. con l’instituzione di un tavolo tecnico per la gestione della fauna selvatica.

Lo scopo del coordinamento con funzioni consultive è quello di dare un efficace monitoraggio faunistico in base ai piani di controllo delle specie invasive.

La gestione sei conflitti relativi alla fauna selvatica è un tema di grande attualità ed è intenzione porre la totale attenzione.

È necessario rendere omogenei gli interventi adotatti dagli enti locali e di intervenire ove risultino inefficaci.

I volatili che vivono in stato di naturale libertà, come i piccioni selvatici, causano disturbo e criticità igieniche in alcuni siti urbani.

Tali urgenze vengono spesso “risolte” con l’emanazione di ordinanze dei sindaci delle varie amministrazioni licali.

Le azioni adottate dai singoli Comuni non sono omogenee e coerenti con gli obiettivi fissati, come la salvaguardia della igiene e sanità pubblica e del patrimonio storico-artistico.

Quando l’ISPRA, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, rileva l’inefficacia dei controlli, è allora che la Giunta regionale potrà autorizzare piani di controllo di cui sopra in deroga ai tempi e orari ai quali è vietata la caccia.

Il problema infestazione dei volatili riguarda non solo all’estetica di monumenti.

È un disagio importante anche per quelle realtà (come abitazioni private di centri storici, ma anche aziende alimentari, ecc.)  imbrattate di guano e col pericolo di infestazioni da ectoparassiti (pulci, acari, zecche molli) veicolati, appunto, dai volatili.

 

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