Infestazioni da ragni e presenza di ragnatele

70* 8 aprile 2020

I ragni sono degli aracnidi a otto zampe.
Sono costretti a rendere liquido il loro cibo con vari enzimi digestivi e macinarlo finemente con l’apparato masticatorio.
Nella parte terminale dell’addome sono presenti le filiere che estrudono la seta, usata per avvolgere le prede e costruire le ragnatele, considerate superiore a qualsiasi materiale sintetico finora elaborato per leggerezza, tenacia e resistenza. Sono costituite da una proteina e via via che passa il tempo si induriscono mantenendo un’ottima elasticità.

Tutte le specie, tranne una, sono predatrici sia di altri ragni che di insetti. Quelle più grandi arrivano a predare anche piccoli uccelli e lucertole.
Buona parte dei ragni cattura le prede intrappolandole in vischiose ragnatele ponendosi in agguato nelle vicinanze e pronti a iniettare loro il veleno. Sono molto sensibili alla più piccola vibrazione che scuota anche i fili della ragnatela e sono fornite di un’ottima vista.

Ci sono maschi di alcune specie che, dopo aver fecondato la femmina, si offrono in pasto a lei, probabilmente per fornire più sostanze nutritive alla prole che nascerà.

La maggior parte dei ragni non supera i due anni, solo alcuni esemplari di tarantole e vari migalomorfi in cattività sono noti per essere sopravvissuti fino ad oltre 20 anni.

La maggior parte dei ragni delle specie che cacciano senza fare affidamento sulle ragnatele, hanno ciuffi densi di peli molto sottili fra gli artigli appaiati sulle punte delle loro zampe. Consistono di setole le cui parti terminali sono suddivise in circa mille ramificazioni, che consentono loro di camminare agevolmente su superfici lisce come i vetri e a testa in giù su qualsiasi tipo soffitto.

Parecchie specie di ragni secernono un veleno per immobilizzare le prede, a volte tanto tossico da risultare pericoloso anche per l’uomo. Di recente si stanno sperimentando piccole dosi di questi veleni che con le sue tissine ha anche valenza terapeutica o come insetticidi non inquinanti.

I ragni, come visto, sono importanti artropodi predatori degli insetti più comuni che si trovano in ambienti vissuti anche dall’uomo.
Normalmente non viene richiesta una disinfestazione conseguente a gravi infestazioni.
Però, se sono presenti in ospedali, aziende alimentari, mense, ristoranti, qualsiasi luogo in cui è necessario mantenere un’attenta pulizia dell’ambiente od in caso di serie infestazioni (ad esempio come in certe zone limitrofe al lago di Garda per combinazioni climatiche) la presenza dei ragni e delle loro ragnatele diventa un importante problema da risolvere.

Sulle ragnatele, infatti, si deposita polvere e resti di insetti. Ciò potrebbe dare origine a contaminazioni.

Oltretutto, esiste anche la paura dei ragni.
L’aracnofobia è una paura anormale dei ragni e di qualsiasi cosa possa anche solo evocarne il ricordo, come ad esempio, le ragnatele o oggetti che abbiano la forma di ragno.
Può essere una forma esagerata di una risposta istintiva atavica che ha aiutato nel passato gli uomini a sopravvivere, o forse una caratteristica culturale molto diffusa nelle società soprattutto in quelle europee.

A scopo preventivo per diminuire la possibilità di entrata dei ragni negli edifici, si consiglia di chiudere tutti i piccoli fori che mettono in comunicazione l’ambiente con l’esterno. L’utilizzo delle retine zanzariere nelle finestre apribili è utile non solo contro gli insetti volanti, ma anche in questo caso.

Un’attenzione generale sull’ordine e la pulizia ambientale è fondamentale. Evitare la presenza anche di altri insetti riduce quella dei ragni.

Quando l’infestazione si fa importante, cercare di evitare luci accese di notte anche all’esterno degli edifici, può ridurre l’attrattività di insetti predati dai ragni.

L’utilizzo di prodotti professionali come degli microincapsulati, a lunga residualità, possono risolvere significativamente il problema.

 

 

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