Presenza di rane all’interno degli ambienti

219* 12 novembre 2020

Le rane, i rospi, le raganelle sono Anuri (privi di coda), un ordine di anfibi cui appartengono oltre 7000 specie.

La maggior parte di quest anfibi hanno un corpo tozzo e compatto, una testa larga e ampia e di solito arti anteriori più piccoli rispetto a quelli posteriori, molto lunghi e adattati al salto grazie alla presenza di un segmento osseo in più.

La femmina è di solito più grande del maschio, ma questo a volte presenta arti posteriori più grossi e robusti.

La maggior parte delle specie possiede occhi grandi e sporgenti. La bocca è ampia e molte specie hanno una lingua appiccicosa che viene protesa velocemente per catturare le prede.

Molte specie di rane tropicali sono tossiche o velenose.

La loro alimentazione è carnivora. Rospi e rane si nutrono di insetti vivi e altri invertebrati acquatici e terricoli. Sono incapaci di masticare o frantumare il cibo in bocca, pertanto ingoiano le prede intere.

Il “fastidio” della loro presenza, in caso di vicinanza del loro habitat naturale, può essere dato dal gracidare con strategia comunicativa simile a quella delle emittenti radio. Spesso emettono segnali vocali importanti comprimendo i polmoni.

Un altro “fastidio” che possono arrecare è quello conseguente ai loro escrementi, molte volte scambiati per essere quelli dei ratti.
Se sono di rospo, schiacciandoli, si vedono i resti chitinosi (la chitina è uno dei principali componenti dell’esoscheletro degli insetti e di altri artropodi) come pezzi di ali, zampette, ecc. degli insetti predati.

La rana, infatti, è un animale relativamente innocuo e, utilmente, riduce in modo considerevole gli insetti presenti in una determinata area.

Ma accorgimenti ambientali come evitare la presenza di stagni e pozzanghere, può essere una maniera per allontanarle.
Infatti sono frequenti i casi in cui rane e rospi facciano visita negli edifici in prossimità di pozzetti, giardini vicino specchi d’acqua come stagni, torrenti, laghi e bacini artificiali.

Introdurre alcuni predatori naturali nell’ambiente, come i gatti, potrebbe essere un buon rimedio per diminuire il problema.

 

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