Coronavirus: i ratti diventati aggressivi

199* 06 ottobre 2020

Nell’articolo n° 165 abbiamo parlato degli scenari ipotetici circa le infestazioni che si potessero presentare dopo la riapertura dell’attività umana.

Come prospettato, a causa della quarantena i ratti hanno visto ridurre la loro possibilità di procacciare cibo da luoghi come ristoranti.

Negli Stati Uniti, in questo periodo di chiusura di ristoranti, i ratti sono diventati più aggressivi in quanto il cibo scarseggia e procurarlo è diventato difficile.

I roditori non stanno diventando aggressivi nei confronti delle persone, ma tra di loro.

Da un articolo del New York Times si legge che
A New York ci sono colonie di ratti che da sempre dipendono dai rifiuti dell’attività di ristorazione per vivere. In particolar modo, e questo non solo in America, i ratti escono di notte per strada dalle fogne a procurarsi cibo avanzato dai locali lasciato nella spazzatura.

Ma con il lockdown la situazione è decisamente cambiata. I roditori sono rimasti a corto di riserve alimentari tanto che in città come New Orleans e Chicago hanno invaso le strade rimaste deserte. Si sono mossi in grandi quantità lungo le strade, anche con la luce del giorno lasciando da parte le loro abitudini timorose, andando verso zone residenziali in cerca di nuove possibilità alimentari.

Inoltre, come asserito da esperti in materia, i ratti hanno iniziato a combattere l’uno contro l’altro per accaparrarsi il cibo. E lo fanno fino ad arrivare a mangiarsi tra di loro, come documentano alcune immagini che testimoniano episodi di cannibalismo.

 

 

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