COME ELIMINARE GLI SCORPIONI NELLE CASE

44* 04 marzo 2020

Gli scorpioni sono un ordine di artropodi velenosi della classe degli aracnidi.

Nel mondo ci sono curca 2000 specie.
Sono caratterizzati da un corpo allungato e una coda segmentata. Alla fine di questa c’è il pungiglione da cui viene iniettato il veleno.

Questi aracnidi hanno lunghezze di qualche centimetro. Lo scorpione sudafricano “lungacoda” può raggiungere una lunghezza di oltre 20 cm. È probabilmente il più lungo scorpione vivente del mondo.

Una curiosità fisica degli scorpioni è quella per cui, se esposti ad alcune frequenze di luce ultravioletta, diventano luminescenti.
Un metodo per capi

È prassi comune credere che gli scorpioni siano animali da deserto. Essi, invece, vivono anche nelle praterie, savane, foreste…

Sono animali predatori notturni che si cibano di insetti, ragni, invertebrati, e altri scorpioni. La preda viene individuata principalmente percependo le vibrazioni.

Gli scorpioni, però, sono loro stessi prede di molti tipi di animali, come scolopendre, ragni del sole, lucertole insettivore, uccelli (specialmente gufi), e mammiferi (inclusi topi e pipistrelli).

Il pungiglione viene usato sostanzialmente solo allo scopo di uccidere la preda.

Gli scorpioni hanno un lungo periodo di gravidanza che va da alcuni mesi ad un anno e mezzo). I piccoli, 30 circa per ogni parto, quando nascono salgono sulla schiena della madre per restarci fino alla prima muta (1 o 2 settimane).

Una volta scesi, vivono indipendenti e raggiungono la maturità sessuale dopo cinque o sei mute, in due o sei anni.

Il veleno degli scorpioni hanno tossine
che hanno lo scopo di bloccare l’attività in altri artropodi. Ne consegue che è innocuo per gli esseri umani: una puntura può produrre solo effetti localizzati (dolore, gonfiore e sensazioni di sfinimento).
Se le tenaglie sono più grosse della coda è poco velenoso e viceversa. Alcuni scorpioni però, principalmente della famiglia dei Butidi (come lo scorpione dorato della Cina), possono essere molto pericolosi.

Pericoloso non lo è lo scorpione italiano. L’habitat di questo è rappresentato soprattutto da vecchie mura o di case ristrutturate, pietraie, legnaie, dove trova facili rifugi.
Tale specie non è pericolosa per gli uomini e gli animali domestici a meno che non esista un’allergia alla tossina inoculata dallo scorpione. La puntura ha un effetto simile a quello provocato da quella di una vespa.

La difficoltà nella disinfestazione è riscontrabile nel fatto che sono difficili da stanare dagli anfratti in cui si nascondono. I prodotti irrorati, abbattenti, residuali e stananti, in effetti non sempre li raggiungono. Anche il fumo delle fumigazioni ambientali, veicolo dell’insetticida, non penetra in quei piccoli fori a causa della forza dell’aria interna che funge da tappo.

Considerando che nessun prodotto uccide le uova, solitamente un piano di due o più trattamenti può dare comunque dei risultati.
Molto dipende dalla struttura, per la quale è necessario porre attenzione nel chiudere le fessure tra trave e muro, per esempio, quelle tra tubo o prese di corrente e pareti, ecc.

 

 

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