Sesamo contaminato dagli antiparassitari: sequestri in tutta Italia (Articolo tratto da lastampa.it)

433* 07 luglio 2021

Vasta operazione della Guardia di Finanza, sequestrate 500 tonnellate di semi.

Oltre 500 tonnellate di semi di sesamo  contaminati da  ossido di etilene* sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Torino nel corso di un’operazione che ha interessato l’intero territorio nazionale.

A far scattare le indagini le segnalazioni di alcune associazioni di consumatori, che avevano evidenziato la presenza della sostanza tossica nelle derrate alimentari provenienti dall’estero, in particolare da India, Cina, Paraguay e Argentina.

A seguito delle segnalazioni, i finanzieri hanno avviato il monitoraggio di attività commerciali interessate dalla vendita dell’alimento, sottoponendo ad analisi chimiche alcuni campioni, sia di semi di sesamo, sia di prodotti contenenti l’ ingrediente, reperiti sugli scaffali di esercizi al dettaglio, anche della grande distribuzione organizzata, attivi a Torino.

Dagli accertamenti è emerso che la concentrazione del composto chimico pericoloso superava, in alcuni casi, di 520 volte la dose massima prevista dalla normativa di settore.

Pertanto, i finanzieri, coordinati della Procura torinese, hanno eseguito oltre 50 perquisizioni sul territorio nazionale in depositi, aree portuali e stabilimenti per la produzione e l’impacchettamento di alimenti contenenti sesamo destinati a ignari consumatori finali.

La contestazione mossa nei casi di irregolarità è commercio di sostanze alimentari pericolose nei confronti di oltre 30 imprenditori italiani, in concorso con i loro fornitori esteri.

La sostanza viene utilizzata come conservante ed antiparassitario durante il trasporto intercontinentale ma in Europa è sottoposta a specifiche limitazioni”.

(*L’ossido di etilene ha riconosciute proprietà disinfettanti e disinfestanti contro batteri, funghi e virus e per tale motivo è da sempre molto impiegato nell’industria chimica.

Viene largamente usato per sterilizzare gli strumenti usati in chirurgia e per i dispositivi medici, ma non è ammesso per uso alimentare in Europa.

L’ossido di etilene non è ammesso negli alimenti europei.

Non è sempre stato così. Inizialmente, l’ossido di etilene veniva utilizzato per decontaminare dai parassiti i silos usati per gli alimenti, ma il suo uso è stato successivamente vietato in Europa a causa dei rischi derivanti dalla sua tossicità; non è approvato neppure come sostanza attiva nei prodotti fitosanitari dell’Unione. L’ossido di etilene è infatti classificato come mutageno, cancerogeno e tossico per la riproduzione di categoria 1B conformemente al Reg. (CE) 1272/2008).

 

 

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