Disinfestazione da termiti negli edifici con sistema ad esche

72* 10 aprile 2020

Le tèrmiti sono un ordine di insetti alati terrestri, sociali, di piccole o medie dimensioni.

Sono organismi xilofagi, ossia che mangiano il legno; tanto che l’equivalente di un terzo di tutta la materia prodotta ogni anno dalle piante viene divorata da loro. Frantumano la massa legnosa e se ne nutrono con le loro robuste mandibole.
Si annoverano quindi fra gli organismi xilofagi che causano i danni più gravi, sia agli edifici pubblici sia a quelli privati.

Si alimentano esattamente di cellulosa che ricavano dal legno di piante viventi, secco, marcio, infiltrato da colonie di batteri o da miceli fungini, foglie, steli, semi, funghi, licheni, manufatti (carta, cartone, ovatta, stoffe di cotone, ecc.).
Per rifornirsi di cibo le tèrmiti, che sono lucìfughe, abbandonano frequentemente i loro rifugi. Intraprendono spedizioni lungo gallerie sotterranee o esternamente. Si proteggono sempre, però, con terra o legno masticato o di sterco impastato, che permettono loro di camminare e lavorare protette dalla luce e dai nemici.

I nidi delle Térmiti richiedono determinate condizioni, tra cui un elevato tenore di anidride carbonica e l’oscurità assoluta, che costituiscono il microclima caratteristico.

I nidi degli Isotteri sono sistemi chiusi, completamente isolati dal mondo esterno. Non esiste una ventilazione che permetta la penetrazione diretta dell’aria atmosferica e tutti gli scambi gassosi avvengono per diffusione attraverso le pareti. Per mantenere costante il grado igrometrico gli operai umettano con saliva il pavimento e le parti del nido, e l’acqua richiesta, perché la saliva non manchi, la vanno ad attingere a grandi profondità nel suolo, talora fino alle falde acquifere.

Vi sono specie primitive che scavano il legno e costruiscono nidi relativamente semplici; altre che utilizzano cartone e sterco, sopra o sotto la superficie del suolo, sugli alberi, confinati o nascosti altrimenti; altre ancora che li costruiscono con terra cementata, o sul suolo o contro tronchi d’albero. Parecchie scavano le loro città esclusivamente sottoterra, o utilizzano terra e cartone, rivestendo di cartone le gallerie scavate nella terra; alcune Térmiti di piccole dimensioni costruiscono il loro termitaio sulle pareti dei termitai.

Azioni di pest proofing (accorgimenti strutturali e comportamenti per evitare attacchi) bisogna adottare quando
ci sono focolai già presenti, quando ci sono grandi quantità di legno e ci sono piante vicine, in particolar modo se malate, morte o danneggiate; quando c’è molta umidità nell’ambiente; quando ci sono strutture attaccate alle pareti, ci sono zone di condensa, poca luce e poca aria.
Sarebbe quindi auspicabile l’isolamento delle testate delle travi per evitare accumuli di umidità, separare le travi dal muro con 0,5 cm di vuoto per far passare l’aria oppure riempito di isolante.

In ambienti come biblioteche, altro esempio, bisogna aerare gli ambienti, isolare armadi e scaffali e anche i libri dagli scaffali (per l’accumulo di umidità) con una movimentazione annuale di tutto l’archivio.

È da tener presente che spesso ci si accorge del danno quando è troppo tardi. Infatti, diversamente dal tarlo del legno che evidenzia tracce come fori, “segatura”, ecc. le termiti “rosicchiano” la polpa delle strutture, spesso senza che esternamente si noti qualcosa.

Negli ultimi anni c’è stata una maggiore diffusione e la gravità della loro presenza, le ha rese un parassita sempre più comune.

La disinfestazione prevede l’uso di mezzi chimici come la permetrina da irrorare sui nidi (qualora visibili), ma spesso non è definitiva.

Il trattamento efficace richiede una soluzione che soddisfi tre principi fondamentali: efficienza, bassa aggressività ambientale e fattibilità economica.
Ongaro Disinfestazioni propone un collaudato metodo basato sul controllo delle termiti che offre grandi prestazioni.

La strategia si basa su un’esca costituita da una base di cellulosa la cui appetibilità e l’attrazione per le termiti è formidabile, dimostrata da più studi.
Questo supporto di cellulosa (in polvere, quello più appetibile e migliore da utilizzare per formulare esche con inibitori di chitina) è impregnato uniformemente con il principio attivo Diflubenzuron, un inibitore della sintesi della chitina (IGR) che, grazie al comportamento delle termiti, viene trasferito a tutta la colonia e la sradica completamente.

I risultati non sono immediati perché il trattamento richiede il tempo necessario per diffondere il principio attivo nella colonia.
Durante questo processo è opportuno quindi che il disinfestatore effettui dei controlli per certificare e valutare il risultato.

 

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