Psicologia positiva e l’esperimento inquietante con i ratti

1321* 04 luglio 2025

Nel 1950 Curt Richter, un professore universitario col suo team, condusse un esperimento inquietante con alcuni ratti per indagare quanto tempo potessero sopravvivere prima di annegare in un barattolo d’acqua.

Prima ha preso una dozzina di ratti, li ha messi in un barattolo di vetro, li ha riempiti con acqua e li ha guardati annegare.

I contenitori erano troppo grandi, quindi non potevano aggrapparsi ai lati o balzare fuori.

In media, i roditori smettevano di resistere dopo circa un quarto d’ora.

Richter continuò il suo esperimento: poco prima che morissero di stanchezza, gli studiosi toglievano i ratti dai barattoli, li asciugavano e li lasciavano riposare per dei minuti per dopo rimetterli dentro nei bicchieri.

I ratti sono resistiti, nuotando, per 60 ore!

I risultati hanno dimostrato che il fatto di aver “salvato” i ratti poco prima che annegassero li ha fatti resistere molto tempo di più.

Un ratto è durato addirittura per circa 80 ore.

La conclusione è che i ratti credevano di essere salvati e per questo hanno continuato a nuotare a un livello che prima si pensava impossibile.

Questo esperimento viene spesso spiegato in psicologia positiva come esempio della grande importanza della “speranza e ottimismo”.

È ovvio che la maggior parte delle persone può fare di più quando ricevono incoraggiamenti o stimoli, e smettono o abbandonano quando non hanno speranza o apprezzamento sufficiente.

 

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