1376* 14 ottobre 2025
La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è attualmente uno dei maggiori problemi per l’agricoltura italiana.
Colpisce i prodotti con percentuali di danno che hanno messo a dura prova la redditività delle aziende.
Negli ambienti temperati, l’insetto compie 2 cicli l’anno, mentre negli areali più freddi un ciclo solo. Sverna come adulto all’interno di rifugi naturali o artificiali come gli edifici. Con la primavera gli adulti escono dalla diapausa invernale, spostandosi sulla vegetazione per nutrirsi. È un insetto polifago che predilige fiori e frutta. Dopo i primi accoppiamenti, tra l’inizio di maggio e la fine di agosto la femmina ovidepone sulla pagina inferiore delle foglie.
Dalla schiusa delle uova, si succedono 3 stadi di neanide e 2 stadi di ninfa, fino alla comparsa degli adulti. Le neanidi e le ninfe non sono in grado di volare e si spostano camminando, mentre gli adulti sono in grado di volare.
Dopo il primo ritrovamento in Emilia Romagna del 2012, le segnalazioni della presenza della cimice asiatica si sono moltiplicate ed è emersa con chiarezza la capacità di questo fitofago di spostarsi su numerose colture nonché sulla vegetazione spontanea; seguirne gli spostamenti nell’agroecosistema è estremamente difficoltoso. A questo scopo si sono moltiplicate le tecniche e gli strumenti messi in atto da tecnici e aziende per un monitoraggio preciso.
A tal proposito, un’innovativa trappola sviluppata per la cattura della cimice asiatica, unisce l’aggregazione tramite feromone con la “rivoluzionaria” attrazione tramite vibrazione.
Infatti, i pentatomidi comunicano tra individui della stessa specie anche con segnali vibrazionali che vengono trasmessi e percepiti attraverso le piante su cui vivono. Le frequenze e le sequenze di vibrazione sono specifiche sia per i sessi che per le specie. Questa unicità consente loro di riconoscersi, localizzarsi e riprodursi.
Il linguaggio vibrazionale, se efficacemente riprodotto, genera l’attrazione verso la sorgente. Le strisce plastiche “tentacoli” garantiscono un’ampia superficie di atterraggio per il volo degli adulti e una facile via da seguire per raggiungere il culmine della vibrazione ed entrare nel cilindro interno.
La trappola viene posizionata al sole per attivare il pannello solare in dotazione che serve sia ad alimentare il sistema elettronico per la riproduzione del segnale vibrazionale che per ricaricare la batteria che consente di mantenere attiva la vibrazione al crepuscolo quando l’insetto è più attivo.
Le trappole vanno posizionate a partire dalla fuoriuscita degli adulti dai ricoveri invernali dal mese di Marzo/Aprile posizionandole all’esterno e ad una certa distanza dall’ambiente da proteggere.
L’innovativo sistema di apertura consente di lasciare la trappola installata dall’inizio sino alla fine della stagione senza necessità di complesse operazioni da effettuare in campo.
Il pratico sistema di svuotamento rende semplice l’eliminazione degli insetti catturati. La qualità dei materiali utilizzati la rende adatta ad un uso pluriennale osservando le normali accortezze d’uso e manutenzione riservate a prodotti simili.
Lo strumento è frutto della ricerca condotta dagli entomologi della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige che ha permesso di decodificare porzioni chiave del linguaggio vibrazionale che, se efficacemente riprodotte, generano l’attrazione verso la sorgente dell’insetto bersaglio.
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