1359* 10 settembre 2025
Le cimici del letto sono nemici dei turisti e dei viaggiatori di tutto il mondo. Le escoriazioni cutanee provocate dopo il loro morso sono pruriginose e in grado di portare infezioni secondarie, ma ad oggi non ci sono prove del fatto che possano trasmettere malattie.
Negli ultimi vent’anni, a causa delle mutazioni nella specie che ne hanno aumentato la resistenza e una decisiva crescita dei viaggi in tutto il mondo, si è assistito a una nuova diffusione della cimice dei letti.
Alcuni studiosi giapponesi hanno analizzato i genomi di questi insetti scoprendo l’esistenza di una super cimice dei letti, addirittura 20mila volte più resistente agli insetticidi.
Scienziati dell’università di Hiroshima hanno mappato i genomi dei ceppi di cimici dei letti cercando di capire la portata delle mutazioni che determinano la resistenza.
Sono quindi emerse due tipologie di resistenze.
Una resistenza metabolica legata alla produzione di enzimi che tolgono tossicità agli insetticidi e l’altra dovuta alla penetrazione che vede un ispessimento dello strato più esterno del corpo dell’insetto.
Gli studiosi hanno confrontato i ceppi di cimici discendenti di quelle selvatiche raccolte 70 anni fa circa nei campi con i ceppi resistenti allevati. I test hanno rivelato che questi ultimi hanno una resistenza di circa ventimila volte più forte nei confronti dei prodotti piretroidi (insetticidi più usati nella disinfestazione) rispetto ai ceppi relativi ai primi.
Analizzando il genoma è stato ipotizzato che la resistenza possa essere collegata alla risposta ai danni del DNA, alla regolazione del ciclo cellulare, al metabolismo dell’insulina…
Capirne il genoma può aiutare a identificare la capacità di resistenza delle cimici dei letti.
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