L’eradicazione del ratto nero dall’isola di Montecristo, avvenuta nel 2012, ha avuto un effetto complessivo molto positivo sull’ecosistema dell’isola. Da allora non sono più stati osservati ratti, nemmeno dopo eventi che avrebbero potuto favorirne il ritorno, come il naufragio di un peschereccio nel 2019. Il progetto ha permesso la ripresa del successo riproduttivo della berta minore, un uccello marino la cui sopravvivenza era gravemente minacciata dalla predazione dei ratti: dal 2012 oltre il 70-85% delle coppie di berta ha portato a termine con successo la riproduzione, contro la quasi totale assenza di nidiate sopravvissute negli anni precedenti. Anche altre specie animali, come assiolo, succiacapre, pipistrelli e farfalle, hanno beneficiato dell’assenza dei ratti, mostrando un evidente aumento delle popolazioni o la ricomparsa di specie rare.
Gli effetti negativi dell’intervento sono stati minimi: una temporanea riduzione della popolazione di capre (protetta durante l’intervento e ripresasi subito dopo) e un calo localizzato dei gabbiani reali, irrilevante dal punto di vista conservazionistico. Nessun danno è stato rilevato su altre specie autoctone, come rapaci, corvi imperiali o anfibi.
In conclusione, l’eradicazione dei ratti ha favorito la ricostituzione degli habitat e la ripresa della biodiversità, dimostrando che il progetto ha avuto un impatto nettamente positivo sull’ecosistema di Montecristo.
Le specie aliene invasive introdotte dall’uomo nelle isole, in definitiva, possono causare danni molto più gravi agli ecosistemi locali e alle specie autoctone rispetto a quanto avviene in terraferma.
Gli ambienti insulari sono particolarmente vulnerabili perché le specie aliene spesso non trovano predatori naturali che ne controllino la popolazione e le specie autoctone non hanno sviluppato difese contro questi nuovi arrivati.
Questo squilibrio può portare alla rottura dell’equilibrio ecologico e alla perdita irreversibile di specie endemiche, presenti solo in quell’isola.
Un esempio emblematico è anche il caso che riguarda l’isola di Foradada, in Sardegna, dove la colonia di uccello delle tempeste è stata devastata dall’arrivo di un solo ratto.
L’eradicazione dei ratti dalle isole, come avvenuto a Montecristo, Ventotene, ecc. ha permesso la ripresa delle popolazioni di uccelli marini e il ripristino degli equilibri ecologici, dimostrando che interventi mirati di derattizzazione possono avere effetti positivi molto significativi sulla conservazione della biodiversità insulare.
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