Legionella spp: approfondimenti sulla valutazione del rischio e analisi.

1379* 20 ottobre 2025

Approfondiamo quanto anticipato nell’articolo n° 1372.

La Legionella è un batterio Gram-negativo ambientale responsabile della legionellosi, un’infezione che può manifestarsi in forme più lievi, come la Febbre di Pontiac, o più gravi, come la Malattia del Legionario, una severa polmonite con complicazioni potenzialmente letali.

La Legionella è naturalmente presente negli ambienti acquatici, sia naturali (laghi, fiumi, sorgenti termali) che artificiali (reti idriche, impianti di climatizzazione). Prolifera particolarmente in acqua stagnante con temperature tra 25°C e 45°C, mentre temperature superiori a 50°C ne limitano la crescita e sopra i 60°C la eliminano. La Legionella si trasmette per inalazione di aerosol contaminati, ossia minuscole goccioline d’acqua disperse nell’aria, che possono trasportare il batterio nei polmoni. L’infezione da Legionella può avere esiti gravi, con una mortalità che varia dal 5% al 30% nei casi più severi. I soggetti più vulnerabili sono anziani e/o persone immunodepresse o con patologie croniche.

FATTORI DI RISCHIO CHE PROMUOVONO LA PROLIFERAZIONE DI LEGIONELLA
Presenza di incrostazioni, biofilm, fanghi, ruggine, materiali impiantistici favorevoli alla formazione del biofilm – Es. PVC, gomma, materiali plastici porosi, Acqua stagnante o a flusso ridotto – Es. Rami morti, serbatoi inutilizzati, poca circolazione. Impianti complessi e/o obsoleti: tubazioni vecchie, ramificazioni inutilizzate, punti ciechi. Utilizzo stagionale o discontinuo della struttura o di una sua parte. Assenza o inefficacia di sistemi di disinfezione, Interventi di manutenzione carenti o non periodici

CONTESTI A RISCHIO
Impianti idrici (tubature, serbatoi, scaldabagni, rubinetti, docce, etc.), Torri di raffreddamento degli impianti di climatizzazione e industriali, Fontane ed impianti di irrigazione, Impianti aeraulici: condizionatori e umidificatori mal manutenuti, Stabilimenti termali, Piscine, vasche idromassaggio, spa e bagni turchi, Terapie e apparecchiature per Cure inalatorie (inalazioni, aereosol, docce nasali, etc), Strutture sanitarie (ospedali, case di riposo) e grandi edifici con reti idriche complesse, Riuniti odontoiatrici

PREVENZIONE E CONTROLLO
La prevenzione della legionellosi si basa su una corretta gestione degli impianti idrici e di climatizzazione, attraverso: Mantenimento della temperatura dell’acqua oltre i 60°C nei serbatoi, Pulizia e disinfezione periodica di impianti idrici e torri di raffreddamento, Evitare il ristagno d’acqua facendo scorrere regolarmente l’acqua nei rubinetti e nelle docce poco usati, Trattamenti chimici o fisici (clorazione, biossido di cloro, filtrazione, ozonizzazione) per ridurre la carica batterica.

Un’adeguata prevenzione è fondamentale, soprattutto in strutture sanitarie, alberghi e edifici con impianti idrici complessi, per ridurre il rischio di focolai epidemici.

Il Decreto Legislativo 81/2008 disciplina la sicurezza e la salute dei lavoratori sui luoghi di lavoro, tra cui rischi derivanti da agenti biologici. Non menziona esplicitamente la Legionella, ma stabilisce gli obblighi di prevenzione e protezione dai RISCHI BIOLOGICI nei luoghi di lavoro Decreto Legislativo n. 18/2023: emesso il 23 febbraio 2023 e va a recepire la Direttiva Europea 2020/2184 in materia di qualità delle acque destinate al consumo umano.

Obbiettivo di armonizzare la situazione normativa con gli altri Stati europei in materia di acqua potabile, andando ad introdurre nuovi strumenti normativi e ad aggiornare i limiti degli inquinanti. Abroga la precedente normativa D.Lgs 31 del 2/2/2001.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Per la prevenzione ed il controllo della legionellosi, nel maggio 2015, sono state pubblicate le nuove: «Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi» (Atto di coordinamento- Conferenza StatoRegioni).
Obiettivo: Prevenire la contaminazione da Legionella spp. negli impianti idrici e aeraulici, Gestire il rischio igienico-sanitario nelle strutture civili, sanitarie, turistico-recettive, industriali, ecc., Ridurre l’incidenza dei casi di legionellosi, una grave infezione respiratoria.

NON ha valore di legge, ma è fortemente raccomandata.
È uno strumento di riferimento tecnico-scientifico, spesso utilizzato in sede giudiziaria o ispettiva per valutare la diligenza e la conformità dei gestori.

Ongaro Disinfestazion collabora con un’Azienda che offre i seguenti servizi:
Primo screening di monitoraggio Legionella, generalmente proposto se non si hanno dati precedenti su ricerca di legionella negli impianti o se tali dati sono disponibili ma non recenti. Comprende: Valutazione della documentazione fornita dal cliente, Elaborazione piano analitico di screening mirato, prendendo in considerazione i punti di approvvigionamento, in modo da ottenere un quadro il più rappresentativo della situazione, CAMPIONAMENTO presso sede del cliente ad opera di personale tecnico qualificato, Analisi dei campioni secondo metodica ISO 11731:2017 (accreditata) su matrici ACQUA e SUPERFICI IMPIANTI AERAULICI, Refertazione tramite emissione di RdP e assistenza sull’interpretazione dei risultati.

Inoltre, la Stesura DVR Legionella che comprende: Valutazione della documentazione fornita dal cliente (planimetrie, schema degli impianti idrici e aereaulici, eventuali istruzioni operative sulle attuali modalità adottate di mantenimento/sanificazione degli impianti, etc), Sopralluogo di personale tecnico specializzato presso sede del cliente, Elaborazione e stesura del DVR, Consegna edeventuale discussione con il cliente del DVR redatto.

Ulteriormente, il Monitoraggio continuo programmato, Gestione delle scadenze previste da DVR e programmazione dei campionamenti, Esecuzione dei campionamenti presso la sede del cliente, Analisi dei campioni e refertazione con emissione di RdP., Elaborazione di report riepilogativi e supporto nell’interpretazione dei risultati, Valutazione della conformità ai requisiti normativi, Eventuali campionamenti successivi a interventi correttivi per verificare l’efficacia delle azioni adottate.

MATRICI ANALIZZATE, NORMATIVA DI RIFERIMENTO E INFO TECNICHE
Impianto idraulico – Acqua • Il campionamento viene effettuato prelevando un litro di acqua in bottiglie sterili, generalmente dopo la sanificazione del punto di uscita e lasciando scorrere l’acqua prima del prelievo, al fine di valutare l’eventuale presenza del batterio nell’impianto.
Il campione viene analizzato secondo la norma di riferimento ISO 11731:2017, che disciplina la ricerca e quantificazione di Legionella spp., ed è la norma prevista anche dal Decreto Legislativo 18/2023. L’Azienda è accreditata ISO 17025 per l’esecuzione di questa analisi.

Il limite di quantificazione (LOQ) dell’analisi è 100 UFC/L, pertanto un risultato negativo viene riportato come <100 UFC/L. In caso di positività, è possibile procedere con la sierotipizzazione delle colonie, al fine di determinare se si tratta di Legionella pneumophila e, in tal caso, identificarne il sierotipo (sierotipo 1 o sierotipi 2-15).

Impianto aeraulico – Split condizionatori, fan coil, UTA.
In questo caso, il campionamento viene effettuato utilizzando una spugna leggermente inumidita, che viene passata sulle alette degli split, dei fan coil o sulla vaschetta di condensa. L’analisi viene eseguita secondo la norma di riferimento ISO 11731:2017; tuttavia, in questo caso, il risultato viene espresso come “presenza/assenza” sulla spugna (risultato qualitativo). Questo approccio consente di ottenere un campione il più rappresentativo possibile, fornendo un’indicazione affidabile sull’eventuale presenza del microrganismo nell’impianto aeraulico.

Sono disponibili le “Linee guida per la prevenzione ed il controllo della legionellosi”.

Consultateci.

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