L’accoppiamento delle mosche compromesso dall’inquinamento atmosferico

928* 10 luglio 2023

L’inquinamento atmosferico sta compromettendo l’accoppiamento delle mosche.

Uno studio, infatti, dimostrerebbe che gli alti livelli di ozono presenti nell’atmosfera compromettono l’accoppiamento degli insetti, provocandone il declino.

Alti livelli di ozono presenti nell’atmosfera, in effetti, pare distruggere i segnali chimici di accoppiamento, contribuendo così al globale declino di insetti.

È da tenere presente che la comunicazione sessuale degli insetti si basa sui feromoni.

Questi sono sostanze chimiche prodotte da alcuni organismi e liberate nell’ambiente.

Quindi, la minima differenza potrebbe compromettere l’accoppiamento, in quanto maschi e femmine si trovano solo attraverso l’odore specifico.

Il doppio legame carbonio-carbonio dei feromoni verrebbe facilmente distrutto da sostanze come per esempio l’ozono, presente nell’atmosfera.

Infatti, inquinanti ambientali come l’ozono e l’ossido nitroso oltre a degradare i profumi floreali rendendo i fiori meno attraenti agli impollinatori, sembrerebbro anche intaccare la comunicazione sessuale tra gli insetti, mettendo a rischio l’accoppiamento.

Gli studiosi sono giunti a queste tesi, compiendo esperimenti sulla Drosophila Melanogaster.

Per fare ciò hanno esposto gli esemplari maschi a diverse concentrazioni di ozono, misurando poi i livelli di feromoni prodotti.

L’esposizione ad alte concentrazioni di ozono influisce negativamente sul comportamento dei ditteri: le femmine, infatti, sono meno attratte dai maschi.

Altri insetti sociali, come le api e le formiche, usano segnali chimici per identificare i singoli membri delle colonie e questa caratteristica è compromessa dalla presenza di inquinanti nell’atmosfera.

Negli ultimi anni la concentrazione di sostanze inquinanti nell’atmosfera è aumentata drasticamente a causa dell’ industrializzazione: questo ha delle conseguenze drammatiche non solo sulla salute dell’essere umano ma anche su quella di molti altri animali. L’unica soluzione possibile è quella di ridurre le concentrazioni di sostanze inquinanti quanto prima.

 

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