Cimice verde e cimice asiatica: rischio per le Aziende Alimentari

254* 28 dicembre 2020

La cimice verde è diffusa in Italia e tutta Europa.

La femmina depone le uova sulle foglie in ammassi dalla caratteristica forma di un esagono.
Dalla schiusa di queste fuoriescono ninfe il cui aspetto ricorda a quello dell’adulto, anche se non sono presenti ancora le ali.

Questi insetti emettono, qualora disturbate, sostanze maleodoranti attraverso ghiandole poste sul torace.

Si ritrovano facilmente su molteplici tipi di piante erbacee, arboree ed arbustive, e causano molti danni in quanto sono di specie fitofaga con le loro punture su foglie e frutti.

La conseguenza è l’aborto e la morte delle gemme fiorali sia il deperimento della pianta stessa le cui foglie diventano progressivamente di colore giallastro.

I frutti attaccati dalle cimici assumono uno sgradevole sapore e non possono essere immessi nel mercato.

Inoltre la cimice può trasmettere, attraverso le ferite lasciate dagli stiletti boccali, alcune malattie secondarie, come la batteriosi.

Con l’arrivo dei primi freddi dell’autunno, la cimice tende a migrare in massa dalle aree verdi all’interno di magazzini, reparti produttivi ed altre aree dell’azienda alla ricerca di un riparo.

Si introduce attraverso le porte e le finestre e dove queste siano chiuse si annida sistematicamente nelle fessure di giunzione tra serramenti e parete (ove non perfettamente sigillate) in gruppi che raggiungono, in certi casi, un numero considerevole di individui.

Un’altra possibilità di ingresso che di frequente si verifica è rappresentata dall’annidamento delle cimici dentro i bancali stoccati nelle aree e nei piazzali esterni che vengono trasportati nei reparti produttivi delle aziende, in particolare nelle aree di confezionamento del prodotto finito e nei magazzini di stoccaggio.

Il rischio maggiore che si configura in questi casi e’ rappresentato dalla possibile contaminazione dei prodotti lavorati ma anche quella di essere trasportati passivamente attraverso il prodotto finito già imballato, presso clienti e piattaforme logistiche.

Pertanto le Aziende devono prestare la massima attenzione nei primi mesi autunnali a questo rischio intrusivo, facendo particolare attenzione alla corretta gestione delle porte e dei portoni, ai primi segnali di presenza degli insetti in prossimità dei bancali e delle zone di stoccaggio.

I bancali stessi dovrebbero essere soffiati e ispezionati prima di essere introdotti all’interno delle strutture

Un utile strumento di alert è rappresentato dalle lampade UV-A a pannello collante utilizzate per il monitoraggio degli insetti volanti in quanto la cimice verde risponde positivamente alla luce attrattiva emessa da questi dispositivi. Anche se c’è da dire che, essendo il suo volo irregolare, la cattura tendenzialmente è quasi casuale.

In casi particolari ed in presenza di forte infestazione si puo’ prevedere di effettuare interventi di disinfestazione con insetticida sul perimetro esterno del fabbricato al fine di minimizzare il rischio di intrusione e rendere inospitale per questi insetti l’approssimarsi alle pareti.

A tale scopo puo’ essere efficace utilizzare un prodotto a base di piretro naturale che oltre ad avere un forte effetto abbattente ha una spiccata azione repellente verso gli insetti in genere.

A completamento si possono aggiungere delle trappole collanti con attrattivo al feromone specifico.

(Articoli sulla cimice asiatica ai numeri 4*, 20*, 30*, 122*, 145*)

 

 

 

 

 

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