Usi decisamente impropri degli strumenti per la derattizzazione

1086* 24 aprile 2024

Nella cronaca di questi giorni appaiono articoli che parlano di usi decisamente impropri degli strumenti per la derattizzazione.

A Rimini una donna moldava avrebbe iniettato veleno per topi in modo sistematico nei pasti che serviva al marito, un albanese, che l’ha saputo recandosi più volte al pronto soccorso lamentando forti dolori all’addome.

Gli esami, in effetti, gli hanno rivelato la presenza della sostanza topicida nel sangue.

Un altro articolo di cronaca della città di Roma, invece, parla di pusher che, oltre ad aver avuto come idea quella di nascondere la droga trai contatori, nelle aree giochi per bambini, nelle scatole delle caramelle, nella cassetta della posta, nei cassonetti… gli spacciatori egiziani e marocchini hanno avuto la fantasia di nascondere lo stupefacente all’interno di erogatori d’esca topicida dislocati in alcune zone della città.

 

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