Acari dei tarli, altre brevi informazioni

426* 30 giugno 2021

All’articolo n° 16 abbiamo parlato degli acari dei tarli del legno, organismi invisibili all’occhio umano, dalle punture prurignose molto fastidiose che possono rimanere anche per 15 giorni.

Approfondiamo…

Gli acari dei tarli, il cui nome scientifico è Pyemotes ventricosus, vivono parassitando i tarli del legno.

Per questo motivo si trovano nelle gallerie che i tarli scavano nel legno. Ma non solo.

Questi parassiti hanno lunghezza di circa 0,2 mm e sono invisibili ad occhio nudo.

Hanno una bocca appuntita, un pungiglione, che usano per pungere il tarlo paralizzandolo. Questo diventa in tal modo sostanza nutritiva per gli acari nuovi nati.

Le femmine appena fecondate, ricercano il cibo anche al di fuori delle gallerie.

Se incontrano l’uomo, possono pungerlo, senza gravi conseguenze, più volte scambiandolo per una delle loro prede (nella stessa area provocando più lesioni ravvicinate ed in fila).

La puntura genera una piccola lesione cutanea molto pruriginosa. È una lesione rossastra, un ponfo con un puntino al centro.

Le lesioni possono sorgere da pochi minuti fino a molte ore dopo le punture (12/16 ore) e guariscono lentamente.

Si localizzano principalmente al tronco. Più raramente sono colpiti le gambe, le mani e il capo.

Ma non sempre è facile riconoscere che ciò sia dovuto a questo tipo di acaro, infatti le lesioni provocate dal Pyemotes sono simili a quelle causate da altri acari e insetti;

Inoltre, non sempre è facile capire quando si è punti e quindi capire  in che luogo esatto ci sia la concentrazione dell’infestazione.

L’insorgenza delle lesioni, tra l’altro, è spesso notata dopo il cambiamento di temperatura in cui si trova la persona.

I maggiori casi di attacchi li si hanno con il periodo primaverile-estivo.

Questo, del resto,  è il periodo di maggiore attività degli insetti in generale e quindi dei tarli.

È buona norma rivolgersi al  medico, al dermatologo o al farmacista di fiducia per ricevere la terapia più adeguata per alleviare il prurito.

È opportuno cercare di capire se ci sono, o ci sono stati, tarli nei mobili, nelle travi o nei pavimenti in parquet verificando la presenza di fori di sfarfallamento, segatura, ecc.

Le disinfestazioni professionali possono sortire risultati soddisfacenti con un’applicazione, ma non sempre.

È da tener presente, infatti, alcuni aspetti che non giocano a favore ai trattamenti, nonché  il fatto che nessun prodotto agisce sulle uova

 

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