L’attrattività per i roditori dei rifiuti urbani e dei residui alimentari

118* 28 maggio 2020

È da tener presente che materiali di natura non organica (tubature, fili elettrici, gomma, plastica, cartone, ecc.) sono bersaglio dei roditori per costruirsi nidi e per il fatto che i loro denti incisivi crescono in continuazione. Hanno quindi necessità di rosicchiare tutto quello che possono per limare i denti. Se così non fosse, questi raggiungerebbero lunghezze importanti e priverebbero gli animali di nutrirsi e quindi vivere.

Per la propria alimentazione, topi e ratti sono attirati indubbiamente dai rifiuti urbani.
Va da sé che abbandonare o collocare in modo scriteriato i rifiuti e le sostanze, soprattutto quelle di origine organica, rappresenta una grande attrattività per i roditori.

Questo concetto appare ovvio e banale, ma nella pratica spesso si “dimenticano” le conseguenze che certi comportamenti possono arrecare.

La collocazione di residui alimentari (spesso anche scarti industriali) in aree vicine alla zona di produzione stessa, in modo poco avveduto, e gettare i rifiuti fuori dagli appositi contenitori, oltre ad essere un atto poco decoroso, risulta pericoloso poiché attira insetti, topi e ratti.

Luoghi riparati, nascosti e tranquilli, caratterizzati da livelli igienici scarsi e vicino a fonti di cibo ed acqua diventano punti di habitat ideali per i roditori.
Lì si insediano e proliferano, rappresentando un serio pericolo sanitario, economico nonché di immagine.

Elemento fondamentale per l’efficacia di una strategia di lotta è pertanto la pulizia, deterrente importante per gli insediamenti dei roditori (anche se non l’unico).

Un giudizioso comportamento che prevede il non abbandono di rifiuti al di fuori dei cassonetti, contenitori per il compostaggio, bidoni della spazzatura, depositi, ecc. è perciò essenziale.

Consapevoli del fatto che topi e ratti sono praticamente onnivori. Non solo attratti dal formaggio, ma ghiotti soprattutto di dolci come cioccolata, insaccati, ma anche frutta, cereali, ecc.

Tutto ciò fa parte anche dei punti principali dettati dal pestproofing (determinazione di azioni necessarie per la riduzione di potenziali od esistenti problemi inerenti alla infestazione di roditori, insetti striscianti ed insetti volanti) rivolto alle aziende alimentari e non solo:

“I rifiuti devono essere evacuati dai reparti almeno con cadenza giornaliera e il loro stoccaggio deve essere fatto in idonei cassoni richiudibili. I cassoni devono essere posti in una apposita piazzola pavimentata in modo da agevolarne la pulizia e ubicata nel punto più lontano da porte e finestre dello stabilimento”.

In sostanza, tutte precauzioni coaudiuvanti l’opera di derattizzazione.

 

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