Alfacloralosio e Colecalciferolo

897* 15 maggio 2023

In attesa della scoperta di nuove molecole che permettano un’alta efficacia nei confronti dei roditori, ma al contempo anche un minor impatto ambientale, sono stati “ripristinati” nuovamente sul mercato due  prodotti già conosciuti: l’Alfacloralosio ed il Colecalciferolo.

Sono di diverso meccanismo di azione, appartenenti al gruppo dei rodenticidi acuti e sub acuti.

Questi principi attivi erano rimasti praticamente inutilizzati, scalzati dagli anticoagulanti perché ritenuti pericolosi a causa della mancanza di antidoti specifici.

Il loro abbandono è inoltre stato dovuto per la non sempre alta efficacia: in effetti in caso di assunzione di dosi sub-letali i topi smettono di alimentarsi, associando il malore all’assunzione dell’esca, rendendo inutile in tal modo il buon risultato della derattizzazione.

Però, questi prodotti hanno dalla loro parte il vantaggio di ridurre in modo importante i fenomeni di intossicazione secondaria nei confronti di animali non bersaglio.

Il motivo è dovuto al fatto che, una volta ingeriti, subiscono una veloce degradazione.

Per tale ragione e per il fatto di offrire un valido sostituto agli anticoagulanti, sono stati reinseriti sul mercato.

L’Alfacloralosio è un rodenticida acuto perché conduce alla morte un roditore nell’arco di un giorno.

Il roditore intossicato rallenta tutte le attività vitali per morire nel giro di poche ore per ipotermia e insufficienza respiratoria.
L’esca creata con questo principio attivo risulta ben efficace nei confronti di roditori di piccola taglia come il topolino domestico.
Il Calciferolo è invece un prodotto sub-acuto sviluppato come rodenticida intorno agli anni ‘70.
Le alte concentrazioni di Vit.D3 f sì che il calcio va via via nel sistema cardiovascolare, nei polmoni e nei reni provocando una morte, sicuramente dolorosa, per calcificazione e insufficienza cardiaca.
Lo spazio temporale che porta alla morte è simile a quello per i prodotti anticoagulanti (circa 6 giorni dall’ingestione della dose mortale).
Il Calciferolo presenta, come detto, un rischio relativamente basso di avvelenamento secondario ed una bassa tossicità per i volatili.
In conclusione, i due prodotti non costituiscono la soluzione definitiva relativamente alle problematiche concernenti le infestazioni da topi.
Possono, però, essere considerati due alternative da utilizzare in sostituzioni come aree caratterizzate da una forte presenza di predatori naturali dei roditori (rapaci, ecc.).
L’Alfacloralosio potrebbe essere preferibile anche nel caso si debba sconfiggere velocemente una infestazione interna di topolini domestici, mentre il Colecalciferolo potrebbe essere usato dove si ipotizzi una resistenza agli anticoagulanti.

 

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