LA DISINFESTAZIONE DA BLATTELLA GERMANICA NELLE CUCINE

23* 25 gennaio 2020

La blattella germanica fa parte della famiglia Blattellidae. È detta anche blattella fuochista o mangiapane della cucina ed è un piccolo scarafaggio. Ha lunghe antenne mobili e la sua forma è snella e allungata. Misura da 1,3 cm a 1,6 cm di lunghezza. Il suo colore è marrone chiaro ed in alcuni casi tendente al rosso.
Ha il torace con due strisce nere che la rendono riconoscibile e la testa di misure ridotte rispetto al resto del corpo, mentre l’addome rappresenta il 50% dell’insetto. È onnivora e vive mediamente 7 settimane.

Le neanidi (individui allo stadio giovanile) dopo 40 giorni dalla nascita passano attraverso alcune mute e diventano adulte. Le femmine cominciano a deporre nuove ooteche (involucri protettivi, impermeabili a molto insetticidi, in cui sono contenute 30/40 uova e che si schiudono in 3 settimane) dopo soli 10 giorni! Spesso nascoste in posti sicuri e poco raggiungibili, sono deposte dalle prolifiche femmine che possono produrne ognuna fino a 8 durante tutto il proprio ciclo vitale.

Le ali che hanno sia i maschi che le femmine vengono a volte utilizzate solo se la blattella si sente disturbata o per ammortizzare cadute dall’alto.
Questo scarafaggio scattante e rapido nei movimenti è dotato di ventose che gli permettono di muoversi anche su superfici verticali liscie o sul soffitto. È spaventata dai rumori ed è lucifuga, ossia non ama la luce, per cui preferisce essere operativa la notte.

La blatta germanica si trova in zone in cui c’è presenza di cibo, nelle parti più calde ed umide di bar, ristoranti, magazzini di derrate, abitazioni. Luoghi a loro ideali sono quelli vicino ai motori elettrici di frigoriferi, lavatrici, lavastoviglie, macchinette del caffè, boiler, ecc.

La disinfestazione “fai da te” porta spesso a scarsi risultati. Talvolta, insetticidi poco adatti ed irrorati in maniera casuale, possono dare un limitato effetto repellente che porta gli insetti a dividersi dal nido natale ed ad insediare più zone dell’ambiente.
Strategie decisive per la lotta si hanno mediante esche alimentari, gel professionali dai principi attivi ultimi ritrovati in campo mondiale con praticamente impatto di tossicità per gli umani pari a zero.

Di certo è uno degli insetti da monitorare nei piani haccp, in quanto possono provocare dissenteria, dare intossicazione alimentare e avvelenamento da salmonella, tubercolosi, tifo,
epatite, gastroenterite e influenza gastro-intestinale, tenie, verme solitario, malattia del verme ed allergie varie.

 

 

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