LE FORMICHE, COME ELIMINARLE

24* 27 gennaio 2020

Le formiche (Formicidae) sono un’ampia famiglia di insetti imenotteri. Molte specie vivono nelle regioni temperate della Terra, tra cui l’Italia.
Sono insetti eusociali (ossia di un grado elevato di socialità animale dove vi è cooperazione, altruismo e vige divisione del lavoro). Vi è la classe riproduttiva delle regine, che sono le femmine fertili, dei maschi, e vi è una classe lavorativa, costituita da femmine sterili, chiamate operaie.

Questi insetti hanno il corpo diviso in capo, torace e addome. Hanno sei zampe, apparato boccale masticatore con robuste mandibole e antenne genicolate. Sono di colore per lo più nero, sebbene ne esistano molte di colore rosso, arancione, giallo o verde.

Le formiche misurano generalmente da 1 a circa 30 mm. Alcune specie possono arrivare fino 6 cm di lunghezza. Di solito le femmine feconde, le regine, sono più grandi delle operaie. Le operaie e i soldati differiscono perché i secondi hanno un capo molto più grosso. La femmina feconda possiede gli ocelli (macchie rotonde che fungono da esca o da mezzo di intimidazione) e le ali che però cadono dopo l’accoppiamento. I maschi sono in genere piccoli, sempre provvisti di ali e hanno occhi e ocelli molto sviluppati. In una colonia la regina depone annualmente delle uova che genereranno delle formiche alate, sia maschi che femmine, che sciameranno e formeranno nuovi formicai. I maschi dopo l’accoppiamento moriranno, mentre le femmine perderanno le ali e deporranno le uova per la formazione della nuova colonia per tutta la vita.

L’apparato digerente è costituito in modo tale che la formica possa accumulare sostanze alimentari e solo una piccola parte venga digerita e assimilata dall’individuo.
Il resto del cibo viene rigurgitato e dato come cibo agli altri componenti della società, tra cui le larve.

Le formiche hanno nell’olfatto un senso molto sviluppato. La sua sede si trova nelle loro sottili antenne che sono anche mobili. Serve per percepire odori e le sensazioni più comuni e utili alla vita, fornendo informazioni sulla direzione e sull’intensità dei profumi.

Le regine non lavorano e possono vivere da quindici a venti anni. Le operaie, invece, vivono da cinque a dieci anni mentre i maschi, come detto sopra, muoiono dopo essersi accoppiati. Le formiche vivono in società che possono essere formate da pochi elementi, oppure molte centinaia di migliaia di unità.
I nidi di qualche milione di insetti, sono rari e si trovano in particolari situazioni in cui il territorio sia disabitato da animali di grandi dimensioni e con una fitta vegetazione.

Lasciano tracce di feromone che possono essere seguite da altre simili. Nelle specie che vanno in cerca di cibo in gruppi, un individuo che trova del cibo segna un percorso sulla via del ritorno alla colonia che viene seguito da altre formiche che, una volta raggiunto il cibo, fanno ritorno alla colonia in gruppo seguendo lo stesso percorso e contrassegnandolo con ulteriori segnali chimici. Nel momento in cui il cibo si è esaurito, smettono di contrassegnare il percorso e l’odore precedentemente lasciato via via sparisce. Questo comportamento permette alle formiche di ottimizzare la ricerca. Superano in maniera immediata difficoltà costituite da ostacoli e pericoli, bypassati da nuove tracce poste da quegli individui che hanno scoperto un miglior percorso.

I feromoni, mescolati anche nel cibo, sono i mezzi di comunicazione che le formiche hanno tra loro. Possono lanciare segnali di allarme o, mediante “feromoni di propaganda” confondono le formiche nemiche facendole combattere tra di loro. Un ulteriore sistema di comunicazione tra questi insetti è il suono, utilizzato per comunicare con il resto della colonia o con le altre specie.

Le formiche si difendono e attaccano tramite morsi. Utilizzano veleno tossico o irritante prodotto dalle ghiandole. Pungono, infatti, iniettando o spruzzando sostanze chimiche come l’acido formico. Solo certe specie che vivono nei paesi più caldi rappresentano un pericolo per l’uomo, soprattutto se questo è sensibile alle punture.

Oltre alla difesa dai predatori, per proteggere il nido da agenti patogeni, le formiche operaie mantengono l’igiene della colonia svolgendo tutte le attività inerenti tra cui la necroforesi, ossia la rimozione dalla colonia dei membri morti.

La raccolta del cibo (per alcune specie anche di notte) può condurre le formiche anche fino a 200 metri di distanza dalla colonia.

Le formiche sono predate da molti animali (come ragni) e anche da alcuni funghi che le infettano. Ma esse sono anche predatrici ed ottengono cibo da altri insetti sociali, comprese altre formiche.

In Europa la specie più diffusa è con ogni probabilità la formica rossa, che è considerata specie protetta in molte zone in quanto con la sua azione rimuove milioni di carcasse di insetti e rende fertile il terreno.

In definitiva molte specie di formiche sono dannose all’uomo poichè favoriscono la diffusione di insetti dannosi come gli afidi, rubano dai campi grandi quantità di grano e altri cereali; danneggiano le gemme e le foglioline delle piante. La lotta contro le formiche non è sempre facile. Per eliminarle veramente, infatti, occorre sopprimere le regine, cosa assai difficoltosa perché raramente queste escono all’aperto.

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