La resistenza di insetti delle derrate alla Fosfina

1408* 16 dicembre 2025

Rappresenta una minaccia seria per l’efficacia come fumigante la resistenza alla fosfina di diverse specie di insetti delle derrate.

La fosfina è stata fino ad oggi il cardine della disinfestazione dei cereali immagazzinati.

Risultano ad essa resistenti coleotteri tipici dei cereali stoccati, come il punteruolo del frumento (Sitophilus granarius), il punteruolo del riso (S. oryzae), il cappuccino dei cereali (Rhyzopertha dominica), il tribolio delle farine (Tribolium castaneum) e Oryzaephilus surinamensis.

La fosfina agisce principalmente sul metabolismo energetico, interferendo con la respirazione mitocondriale e la produzione di ATP (considerato il principale vettore di energia, perché collega le reazioni che liberano energia a quelle che ne richiedono).

Nelle popolazioni resistenti uno dei meccanismi più accettati è la riduzione dell’assorbimento del gas, spesso legata a un tasso respiratorio più basso, che limita l’ingresso del fumigante nell’organismo e ne attenua la tossicità.

Sono stati descritti anche meccanismi genetici multipli (resistenze “deboli” e “forti”) che, combinandosi, possono determinare incrementi di resistenza di oltre 100 volte.

I fattori che favoriscono la resistenza sono dovuti all’uso ripetuto e prolungato della fosfina, spesso con dosi sub‑letali, alle durate di esposizione troppo brevi o alle condizioni non ottimali di temperatura e tenuta del silo.

In queste situazioni sopravvivono e si riproducono gli individui portatori di geni di resistenza, che nel tempo diventano predominanti nelle popolazioni di magazzino, con conseguente aumento dei fallimenti di trattamento.

La diffusione della resistenza mette in discussione la sostenibilità futura della fosfina come unico grande fumigante a basso costo per i cereali stoccati.

Per contenerla sono raccomandati monitoraggi regolari della sensibilità delle popolazioni, rotazione o integrazione con altri metodi (controllo fisico, atmosfera modificata, ecc.) e rigoroso rispetto delle corrette concentrazioni, durate e tenuta dei trattamenti.

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