Zanzara Tigre: disinfestazioni adulticide, approcci omologati e tendenze future

862* 20 marzo 2023

Prendiamo spunto da un articolo pubblicato dal sito ecoaltomolise.net per sottolineare sempre più quelli che sono gli attuali approcci verso i trattamenti adulticidi contro le zanzare.

Da tali considerazioni sorgono, naturalmente, le conseguenti tendenze dispositive già in essere presso alcune province e regioni e al vaglio di altre per un imminente futuro.

“La promessa di non far eseguire trattamenti adulticidi non è stata mantenuta. Lo scorso anno il sindaco di Agnone,  dopo una polemica a mezzo stampa con apicoltori del posto, aveva promesso di smetterla con le inutili e dannose operazioni di disinfestazione contro le zanzare.

Tra l’altro mentre sono in atto importanti fioriture, come quella delle more o del tiglio, con le api intente a raccogliere prezioso nettare.

Promettere è facile, facendo anche bella figura per la sensibilità “green” dimostrata, però poi la parola data va mantenuta, altrimenti si passa inevitabilmente per bugiardi.

E invece non è stato affatto così, perché il Municipio, dopo averlo annunciato, «nella notte compresa tra lunedì 27 giugno e il martedì 28 giugno 2022, dopo la mezzanotte, ha dato il benestare per effettuare il trattamento di disinfestazione adulticida lungo le strade comunali».

Proprio nei giorni scorsi il Wwf aveva lanciato l’allarme: «Disinfestazioni anti-zanzare inutili e pericolose.

In effetti, molti studi dimostrano come la contaminazione degli ecosistemi abbia ridotto le popolazioni dei predatori col paradossale risultato di una crescente presenza di zanzare e altri parassiti».

Azioni che sono dunque inutili, controproducenti, inquinanti e costose.

«La disinfestazione è una procedura che non evita il fastidio delle zanzare ed è molto costosa. – continuano dal Wwf – I danni per l’ambiente sono inoltre rilevanti, particolarmente in Italia che da sola consuma oltre il 50 per cento di tutti gli insetticidi impiegati in Europa.

E ci sono pericoli anche per l’uomo, non a caso il Comune di Agnone, nell’annunciare il suo piano anti-zanzare raccomanda di evitare «di tenere porte e finestre aperte», di non sostare all’aperto durante l’irrorazione, nonché di evitare di contaminare prodotti alimentari, panni, giocattoli, magari lasciati su balconi, davanzali o giardini.

Addirittura il Comune raccomanda di tenere in casa gli animali domestici e di «lavare accuratamente i prodotti del proprio orto/giardino prima di mangiarli».

«Occorre porre subito un freno a questa pratica inutile e dannosa. – insistono gli ambientalisti – Serve a ben poco irrorare insetticidi in atmosfera perché in questo modo si limita il numero degli insetti adulti, ma solo per un breve periodo.

Peraltro la specie prevalente è ormai la zanzara tigre Aedes albopictus, le cui femmine pungono soprattutto di giorno e durante la notte si rifugiano sotto le foglie, dove facilmente sfuggono ai prodotti chimici usati, nient’affatto selettivi e che uccidono anche insetti utili”.

Per contrastare la diffusione l’unica arma efficace è la prevenzione.

Uno studio pubblicato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale nel 2015, esaminando gli “Impatti sugli ecosistemi e sugli essere viventi delle sostanze sintetiche utilizzate nella profilassi anti-zanzara”, è giunto a una sconcertante conclusione: «La diffusione di grandi quantitativi di sostanze chimiche di sintesi e la conseguente contaminazione degli ecosistemi ha ridotto drasticamente le popolazioni dei predatori delle zanzare stesse, pipistrelli, uccelli insettivori, libellule, gechi, col paradossale risultato di una sempre maggiore presenza di zanzare e altri fastidiosi parassiti».

Davvero vale la pena di continuare ciecamente a determinare danni sperperando per giunta quantità non indifferenti di denaro pubblico?

Amministrazioni pubbliche, aziende private e singoli cittadini svolgono ogni anno ripetuti interventi antiparassitari per combattere l’eccedente presenza di zanzare ed altri insetti considerati nocivi nelle aree antropizzate, riversando ingenti quantitativi di pesticidi nell’ambiente sia domestico che esterno.

Queste attività possono causare danni all’ambiente e alla salute umana (soprattutto quando vengono utilizzati prodotti aggressivi e con solventi).

Gli autori di questo rapporto, studiosi di varie discipline, hanno deciso di raccogliere in modo unitario i dati separatamente elaborati e presentati da ciascun specialista su questo delicato argomento durante convegni, conferenze e seminari.

Le sostanze maggiormente impiegate sono state analizzate in funzione dei diversi effetti sui vari elementi delle comunità ecologiche, della persistenza nel tempo e nello spazio, e delle altre caratteristiche chimico-fisiche al fine di inquadrarne i potenziali effetti nei confronti degli ecosistemi acquatici, anfibi e terrestri.

È possibile scaricare la completa analisi al sito:https://www.isprambiente.gov.it/it/pubblicazioni/quaderni/ambiente-e-societa/resolveuid/c093f918ba03419b92983c5427a66b63

Insomma… le tendenze future, in attesa di ordinanze ufficiali, vertono sulla prevenzione e, probabilmente più avanti, sui controlli.

 

 

Vuoi saperne di più? Scrivici senza impegno!

    )

    Torna in alto