Qualche info sull’ovodeposizione degli insetti

404* o8 giugno 2021

Generalmente l’insetto femmina, dopo l’accoppiamento, si accinge a deporre le uova non prima di aver trovato il substrato idoneo a garantire ai nascituri condizioni favorevoli e cibo a sufficienza per svilupparsi.

Essendo animali di piccole dimensioni, in generale, depongono uova solitamente al di sotto del millimetro.

Il nuovo nato sarà quindi piccolo ed anche incapace di compiere grandi spostamenti allo scopo di trovare del cibo.

Ugual discorso per gli alati, in quanto le ali si svilupperanno e potranno essere utili solo da adulti.

Le uova possono essere depositate  isolate o a gruppi, libere sul substrato, o attaccate ad esso.

Infatti ci sono specie di insetti in cui la femmina è priva di qualsiasi tipo di ovipositore e le uova sono semplicemente appoggiate sul substrato.

Caratteristico è il caso degli scarafaggi: le femmine producono le ooteche, involucro di protezione a forma di fagiolo, all’interno delle quali vi sono circa venti uova.

L’ooteca può essere trasportata attaccata all’estremità dell’addome dalla femmina per un certo periodo.

E ci sono specie, invece, dove le femmine, tramite l’ovipositore, forano il substrato ed inseriscono le uova al suo interno.

Un esempio è dato da insetti in grado di forare la buccia dei frutti per “inoculare” le uova.

Altre specie (come i parassiti del tarlo) riescono a forare il legno per arrivare alla larva xilofaga, all’interno della galleria, e deporvi l’uovo.

Le uova  hanno diversa forma a seconda della specie: possono essere tonde, ovali più o meno allungate, piatte, ecc.

Il guscio dell’uovo è detto corion. Può essere di colore diverso: negli insetti delle derrate, ad esempio, solitamente il colore è chiaro e trasparente.

Sulla superficie del corion sono presenti formazioni particolari spesso non visibili ad occhio nudo.

Osservarle al microscopio elettronico aiuta, in molti casi, il riconoscimento del tipo di insetto di cui si ha a che fare.

 

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