Escrementi di topo e scarafaggi nelle cucine degli ospedali, i Nas ne chiudono 7

874* 11 aprile 2023

La maggioranza delle infrazioni ha riguardato aspetti sanzionatori amministrativi come le carenze strutturali e impiantistiche dei locali impiegati alla preparazione dei pasti, l’assenza dell’attuazione dell’autocontrollo e della tracciabilità (haccp), elementi fondamentali per prevenire possibili episodi di intossicazione, ancor più significativi nelle fasce sensibili dei malati degenti.

Irregolarità in una struttura su tre, presenza di umidità, muffe, ma anche di insetti ed escrementi di roditori.

Ciò è emerso dai controlli effettuati a livello nazionale dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, coaudiuvati con il ministero della Salute, nelle mense all’interno degli ospedali ed altre strutture sanitarie.

Le verifiche hanno visto 992 punti di preparazione pasti in ambiti pubblici e privati.

340 hanno presentato irregolarità (34%), con 431 infrazioni penali e amministrative.

Le sanzioni emesse sono state per 230mila euro.

7 punti cucina sono stati anche sospesi dall’attività o posti sotto sequestro per la presenza di umidità, muffe, insetti ed escrementi di topi.

A Milano, ad esempio,  i carabinieri del Nucle Anti Sofisticazioni hanno posto i sigilli  alle mense di un istituto geriatrico e di un ospedale poiché invase da insetti vari e scarafaggi nei locali di preparazione cibo, nel lavaggio delle stoviglie, nel magazzino e addirittura nelle celle frigorifere.

Similmente con analoga motivazione è stata prevista la chiusura della mensa di una casa di cura nella provincia di Napoli.

Oppure a Ragusa che per le cucine, verificata la presenza di roditori e loro escrementi, è stata predisposta la chiusura.

O per alcune strutture ad Agrigento per elevate cariche batteriche.

I controlli, infatti, sono stati fatti anche mediante tamponi di superficie e campioni per la ricerca di agenti patogeni e contaminanti sulle aree di maggiore rischio.

Sono stati sequestrati oltre 400 chilogrammi di alimenti riscontrati in assenza di tracciabilità, scaduti di validità e custoditi in ambienti inadeguati.

Una decina di gestori dei servizi-mensa sono stati deferiti all’autorità giudiziaria, in quanto ritenuti responsabili dei reati di frode e inadempienze in pubbliche forniture, detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e inosservanze alla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavoro (haccp).

 

 

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