Igienizzante… virucida?

338* 02 aprile 2021

Nel mercato dei detergenti, igienizzanti, sanificanti, disinfettanti, ecc. è bene distinguere quali siano i prodotti virucidi, ossia che ‘ufficialmente’ agiscano contro i virus.

Già indicazioni fondamentali ed inequivocabili vengono date dalle etichette, dalle schede tecniche e di sicurezza relative ai prodotti.

Un battericida, un funghicida,… non è sempre anche un virucida!

Ma…

Sebbene test di laboratorio condotti su ceppi batterici possano dimostrare  che, dopo l’applicazione di certi prodotti igienizzanti, le colonie “scompaiono” e non se ne sviluppano altre, ciò è valido anche per il discorso virus?

Abbiamo interpellato un chimico biologo che risponde:

“Eseguire test diretti sui virus è complessa in quanto la loro manipolazione è piuttosto delicata.

Tuttavia sappiamo che un virus, che è praticamente una macromolecola complessa, è molto piú labile (destinato a rapida scomparsa o a imminente dissolvimento) di un batterio, che è una cellula.

Un virus è costituito solo da una catena di DNA (od RNA) compresa in una capsula proteica (capside), talvolta con una membrana lipidica che avvolge il tutto (involucro pericapsidico); raramente strutture chimicamente piú complesse.

Per cui un ossidante contenuto in un igienizzante, per prima cosa, distrugge le terminazioni biochimiche che permettono al virus di penetrare nella cellula e quindi riprodursi, per cui il virus diviene inattivo.

Ed il virus è, per definizione, un microorganismo parassita obbligato, per cui non puó essere vitale se non penetra in una cellula. (in altre parole i virus per sopravvivere e moltiplicarsi hanno bisogno delle funzioni della cellula che attaccano e che, in un certo senso, li ospita.

Quindi diventa una macromolecola totalmente inerte”).

 

 

 

Vuoi saperne di più? Scrivici senza impegno!

 

    )

     

     

     

     

     

    Torna in alto