Il toporagno

94* 03 maggio 2020

Il toporagno comune è uno dei mammiferi più numerosi. Non è un roditore e non bisogna confonderlo con talpe o topi campagnoli.
È lungo dai 55 agli 82 mm di lunghezza e pesa dai 5 ai 12 grammi. Vive circa 2 anni.
Ha una pelliccia vellutata di color marrone scuro ed un ventre pallido.

La stagione riproduttiva del toporagno comune dura da aprile a settembre, ma il picco delle nascite si ha durante i mesi estivi. Dopo un periodo di gestazione di 24 o 25 giorni, ogni femmina dà alla luce, 2-4 volte all’anno, una nidiata di 5-7 piccoli. Questi diverranno indipendenti tra i 22 e 25 giorni di età.

Sono esseri solitari tranne nei periodi di riproduzione.
Quando è disturbato secerne un veleno non troppo potente che utilizza come mezzo di difesa. Lo inietta con un pungiglione posto in prossimità del naso appuntito.

Il toporagno comune è diffuso nelle aree boschive ed erbose. È estremamente territoriale e diventa molto aggressivo quando un altro simile sconfina nel proprio territorio.

Il suo nido viene creato sotto terra, nella sabbia o tra la fitta vegetazione.

I toporagni sono sempre in movimento, attivi per lo più di notte.

Sono carnivori e soprattutto insettivori. Mangiano infatti insetti, lumache, ragni, vermi e carogne. In certe aziende, posizionate in contesti boschivi, si possono trovare i toporagni incollati nelle trappole in cui si monitora la presenza di insetti striscianti.

Sono predati a loro volta da gufi, donnole, ermellini e volpi.
Durante i mesi più freddi questi mammiferi non vanno in letargo. I loro corpi, infatti. sono troppo piccoli per immagazzinare sufficienti riserve di grasso.

Non vedono particolarmente bene, ma per rintracciare le prede utilizzano il loro ottimo olfatto ed udito.

Il numero dei toporagni comuni è sceso notevolmente a causa dell’aumentato utilizzo degli erbicidi.

 

 

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