1285* 03 maggio 2025
Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità quasi 600.000 persone ogni anno muoiono di malaria, soprattutto in Africa.
Una delle ultime idee per sconfiggere le zanzare che trasmettono il virus è nel rendere “velenoso” il sangue dell’uomo punto dagli insetti.
Un farmaco assunto rende il sangue umano tossico per le zanzare: aiuterà quindi a combattere la malaria?
I risultati sono promettenti.
Secondo uno studio pubblicato sulla rivista Science Translational Medicine, sembra che un farmaco già noto ed è utilizzato dagli anni novanta come alternativa al trapianto di fegato, il nitisone, conferisca al sangue dei pazienti trattati affetti il potere di uccidere le zanzare.
Anche a basse dosi.
Dopo aver punto tali pazienti, la trasmissione della malattia si interrompe.
Stesso risultato lo da anche un antiparassitario, l’ivermectina.
Il nitisinone, però, offre diversi vantaggi. Oltre ad essere più efficace, rimane in circolazione per più tempo (circa 2 settimane), e quindi richiede meno somministrazioni per agire.
Inoltre, sembra non avere effetti collaterali sul sistema nervoso, a differenza dell’ivermectina.
L’idea di assumere basse dosi di nitisinone per sconfiggere la malaria al momento è solo un prototipo, poiché altri studi saranno necessari per accertare la sicurezza del farmaco.
Da valutare anche che la sua diffusione non porti in tempi veloci l’insorgenza di zanzare resistenti anche a questa molecola.
È importante notare che il nitisinone non protegge di per sé dall’infezione della malaria. Tuttavia, uccidendo le zanzare prima che possano deporre le uova, potrebbe essere in grado di abbattere le popolazioni di zanzare che trasmettono la malattia al punto da interrompere la catena dell’infezione.
Questa tecnica non è destinata a sradicare completamente le malattie trasmesse dalle zanzare, ma potrebbe rivelarsi utile insieme alle altre strategie.
La tecnica, infatti, potrebbe rivelarsi particolarmente efficace nelle aree in cui le zanzare hanno già sviluppato una resistenza ad altri trattamenti/prodotti.
Il nitisinone ha già superato rigorosi standard di sicurezza.
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